BRUXELLES (Reuters) - Garantire alle società finanziarie britanniche l'accesso al mercato Ue non fa parte delle trattative che inizieranno la settimana prossima, dice la Commissione europea.
La Gran Bretagna ha chiesto un impegno "legalmente vincolante" sull'accesso al mercato finanziario Ue.
Londra, principale centro finanziario d'Europa, rischia di essere esclusa dal suo principale mercato d'esportazione dei servizi bancari, assicurativi e di gestione di asset, senza un accesso garantito alla Ue a partire da gennaio 2021.
"Il regime di equivalenza non fa parte delle trattative con la Gran Bretagna poiché spetta alla Ue valutare e prendere una decisione appropriata", ha detto una portavoce della Commissione durante il consueto briefing con la stampa.
"Nell'Accordo di Recesso vi è l'impegno a risolvere la questione entro giugno", ha detto, aggiungendo che le trattative - che includeranno commercio, sicurezza, mobilità dei cittadini, pesca e condizioni di parità per le aziende - inizieranno la settimana prossima, sebbene manchi una tabella di marcia precisa.
La portavoce non ha commentato le dichiarazioni del ministro britannico Michael Gove, secondo il quale non ci saranno controlli al confine tra Regno Unito e Irlanda del Nord. Secondo Bruxelles, Londra nell'accordo di divorzio con l'Unione si è impegnata ad inserirli.
"Rispetto ai controlli nel Mar d'Irlanda... la nostra unica bussola è il protocollo sull'Irlanda del Nord incluso nell'Accordo di Recesso" ha detto la portavoce.