di Jan Strupczewski e Francesco Guarascio
BRUXELLES (Reuters) - Dopo che i ministri delle Finanze Ue non sono riusciti a raggiungere un accordo durante i colloqui di ieri notte su un maggiore sostegno alle economie colpite all'epidemia, il presidente dell'Eurogruppo Mario Centeno ha fatto sapere che sospenderà le discussioni fino a domani.
Secondo fonti e funzionari diplomatici, a bloccare i progressi per i provvedimenti da 500 miliardi di euro sarebbero i contrasti tra Italia e Paesi Bassi sulle condizioni da applicare per accedere al credito della zona euro da parte dei governi alle prese con la pandemia.
"Dopo 16 ore di confronto ci siamo avvicinati a un accordo, ma ancora non ci siamo", commenta il presidente dell'Eurogruppo Mario Centeno. "Ho sospeso l'Eurogruppo e (noi lo) continueremo domani".
I ministri delle Finanze, che alle 16,30 di ieri hanno avviato i colloqui poi durati tutta la notte con numerose pause per consentire confronti bilaterali, stanno cercando di accordarsi su un pacchetto di misure che sostenga governi, società e individui.
L'Eurogruppo aveva auspicato di convenire su un programma da 500 miliardi di euro per attutire la crisi economica e finanziare la ripresa dalla pandemia.
Ma le fratture sono emerse di nuovo in modo rilevante, secondo una fonte diplomatica. "Gli italiani vogliono un riferimento alla mutualizzazione del debito come possibile strumento di ripresa da considerare in futuro. Gli olandesi dicono 'no'", racconta la fonte.
Un funzionario, che ha partecipato ai colloqui, ha dichiarato che alle 6 del mattino l'Aja è stato l'unico a rifiutare l'approvazione di un testo su cui i ministri avrebbero dovuto accordarsi per ottenere il via libera a una nuova serie di misure economiche da parte dei 27 leader del blocco.
"In questo difficile momento l'Europa deve rimanere unita. Insieme al (ministro delle Finanze francese) Bruno Le Maire, invito pertanto tutti i Paesi della zona euro a non rifiutarsi di risolvere questi difficili problemi finanziari e a facilitare il raggiungimento di un buon compromesso - per tutti i cittadini", si legge in un tweet del ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz.
L'emissione di debito congiunto ha rappresentato terreno di scontro tra Paesi del sud economicamente in difficoltà -- come la Spagna e l'Italia -- e il nord parsimonioso nelle politiche di bilancio -- guidato da Germania e Paesi Bassi -- quando la crisi finanziaria e della zona euro ha avuto inizio oltre un decennio fa.
"VERGOGNATI EUROPA"
Per sostenere le economie danneggiate dalle misure di contenimento per il coronavirus, Bruxelles ha già sospeso i limiti degli aiuti di Stato e permesso agli Stati membri di gonfiare il proprio debito per aumentare la spesa.
Ma Spagna, Francia e Italia sostengono che quanto fatto non sia sufficiente, hanno quindi iniziato a discutere su un maggiore sostegno come banco di prova per la solidarietà europea che potrebbe tenere unita, oppure distruggere, la Ue.
Se alla fine ci sarà l'accordo, le risposte combinate tra Unione europea e governi nazionali potrebbero diventare il più grande programma di sostegno al mondo, superando quello degli Stati Uniti, secondo i calcoli di Reuters.
Secondo i funzionari presenti, i ministri -- che hanno discusso in videoconferenza durante la notte -- sono rimasti delusi.
Si dice che ad un certo punto durante la notte Le Maire, secondo un funzionario che ha partecipato al vertice, abbia esclamato: "Vergognati, vergognati Europa. Ferma questo farsa".