Investing.com – Dopo aver annunciato i conti del terzo trimestre dell’anno, le azioni di Salvatore Ferragamo (BIT:SFER) perdono il 5,10% alle 9.20 in Borsa Milano oggi rispetto ai 6,475 euro per azione della vigilia.
In considerazione del perdurare delle incertezze sulla domanda da parte dei consumatori del lusso, la casa di moda prevede che il risultato operativo per l’intero esercizio si collocherà nella parte più bassa delle attuali aspettative degli analisti.
Conti del terzo trimestre in calo
Intanto, il bilancio del terzo trimestre 2024 non sorride. Tra luglio e settembre, il gruppo ha realizzato ricavi consolidati pari a 221 milioni di euro, in calo del 7,2% a cambi costanti e del 9,6% a cambi correnti, rispetto al stesso periodo del 2023.
Il passivo anno su anno è ancora più evidente nei risultati relativi ai primi nove mesi del 2024 in cui l’azienda del lusso ha registrato ricavi consolidati di 744 milioni di euro, -9,8% a cambi costanti e -11,9% a cambi correnti, rispetto ai primi nove mesi del 2023.
Difficoltà nel canale secondario e nel wholesale
A penalizzare Ferragamo è stata la debolezza del mercato asiatico, zavorrato dalla crisi dei consumi cinesi, ma anche le difficoltà di vendita nel canale secondario e nel business wholesale.
Quest’ultimo, nel terzo trimestre dell’anno, ha riportato vendite nette in calo del 14,1% a tassi di cambio correnti rispetto allo stesso periodo 2023, riflettendo una domanda più debole del previsto, soprattutto nel mercato statunitense.
Il canale distributivo dtc (direct to consumer) ha registrato, nel terzo trimestre 2024, vendite nette in calo del 7,5% anno su anno, con le performance positive in Europa, Giappone e America Latina, solo parzialmente in grado di bilanciare la persistente debolezza nell'area Asia-Pacifico. L’andamento complessivo del canale è stato principalmente influenzato in maniera negativa dal canale secondario, soprattutto a causa del traffico debole.
l’area dell’Asia Pacifico fa -20,9%
A livello geografico, in particolare difficoltà l’area dell’Asia Pacifico che ha registrato un fatturato netto in calo del 20,9% a cambi correnti, rispetto al terzo trimestre 2023.
Male anche l’area del Nord America che nel terzo trimestre 2024 ha riportato un calo delle vendite nette del 7,4%, mentre la regione EMEA ha segnato un aumento delle vendite dello 0,6%.
Nello stesso periodo il Centro e Sud America hanno registrato un aumento delle vendite nette del 9% a tassi di cambio costanti ma un calo dell’8,2% a tassi di cambio correnti.
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