Investing.com – Il dollaro è sceso contro lo yen questo giovedì, ad un minimo della sessione, in seguito al rilascio di dati deludenti sull’occupazione USA, e nei timori sulla forza della ripresa economica, mentre i timori sulla zona euro continuano a pesare.
Negli scambi europei del pomeriggio, il cambio USD/JPY ha toccato il 79,22 il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato alla 79,22, in calo dello 0,67%.
Supporto a 78,78 minimo del 20 giugno e resistenza a 79,94, massimo del giorno.
I dati ufficiali hanno mostrato che il numero di persone che hanno richiesto sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella scorsa settimana è sceso inaspettatamente, al livello più basso degli ultimi 4 anni.
In un rapporto, il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana terminata il 7 luglio è sceso ad un destagionalizzato 350.000 contro le aspettative di un calo a 372.000.
I dati della settimana precedente sono stati rivisti al rialzo a 376.000 da 374.000
Un secondo report ha mostrato che i prezzi all’importazione USA sono scesi più del previsto a giugno, scendendo ad un destagionalizzato 2,7% a giugno, contro le aspettative di un calo a 1,7%.
I prezzi all’importazione sono stati rivisti all’1,2% dalla precedente lettura dell’1%.
Intanto, il dollaro resta supportato dai verbali dell’ultimo meeting di politica di giugno della Fed, nei quali si legge che l’economia USA sarebbe dovuta peggiorare ulteriormente prima di implementare le misure di allentamento.
Ma il sentimento sull’euro resta fragile dopo il bollettino mensile BCE che ha confermato il concretizzarsi di rischi di ribassi e che la crescita nella regione resta debole.
I traders sono rimasti cauti dopo che il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato 65 miliardi di euro di misure di austerità nel corso della giornata, nel tentativo di rispettare gli obiettivi accordati con i partner della zona euro.
Secondo gli analisti queste misure potrebbero portare l’economia spagnola in una recessione ancora più grave.
Lo yen è salito contro l’euro, con EUR/JPY in calo dell’1,19% a 96,46.
In una mossa ampiamente prevista la Banca del Giappone ha lasciato invariato il tasso di interesse, vicino allo zero, evitando inoltre ulteriori misure di allentamento, dichiarando che la domanda interna riporterà in carreggiata la ripresa dell’economia nipponica.
Tuttavia la banca ha rivisto la composizione del programma di stimolo di 70 mila miliardi di yen, per acquistare più titoli a breve termine e ridurre la somma nelle operazioni a tasso fisso.
Negli scambi europei del pomeriggio, il cambio USD/JPY ha toccato il 79,22 il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato alla 79,22, in calo dello 0,67%.
Supporto a 78,78 minimo del 20 giugno e resistenza a 79,94, massimo del giorno.
I dati ufficiali hanno mostrato che il numero di persone che hanno richiesto sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella scorsa settimana è sceso inaspettatamente, al livello più basso degli ultimi 4 anni.
In un rapporto, il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana terminata il 7 luglio è sceso ad un destagionalizzato 350.000 contro le aspettative di un calo a 372.000.
I dati della settimana precedente sono stati rivisti al rialzo a 376.000 da 374.000
Un secondo report ha mostrato che i prezzi all’importazione USA sono scesi più del previsto a giugno, scendendo ad un destagionalizzato 2,7% a giugno, contro le aspettative di un calo a 1,7%.
I prezzi all’importazione sono stati rivisti all’1,2% dalla precedente lettura dell’1%.
Intanto, il dollaro resta supportato dai verbali dell’ultimo meeting di politica di giugno della Fed, nei quali si legge che l’economia USA sarebbe dovuta peggiorare ulteriormente prima di implementare le misure di allentamento.
Ma il sentimento sull’euro resta fragile dopo il bollettino mensile BCE che ha confermato il concretizzarsi di rischi di ribassi e che la crescita nella regione resta debole.
I traders sono rimasti cauti dopo che il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato 65 miliardi di euro di misure di austerità nel corso della giornata, nel tentativo di rispettare gli obiettivi accordati con i partner della zona euro.
Secondo gli analisti queste misure potrebbero portare l’economia spagnola in una recessione ancora più grave.
Lo yen è salito contro l’euro, con EUR/JPY in calo dell’1,19% a 96,46.
In una mossa ampiamente prevista la Banca del Giappone ha lasciato invariato il tasso di interesse, vicino allo zero, evitando inoltre ulteriori misure di allentamento, dichiarando che la domanda interna riporterà in carreggiata la ripresa dell’economia nipponica.
Tuttavia la banca ha rivisto la composizione del programma di stimolo di 70 mila miliardi di yen, per acquistare più titoli a breve termine e ridurre la somma nelle operazioni a tasso fisso.