NEW YORK (Reuters) - Il dollaro è debole ma sopra i minimi, dopo che la fuga verso gli asset rifugio, causata da un attacco missilistico contro la Polonia, si è invertita alla notizia che l'esplosione è stata probabilmente causata dalle difese aeree ucraine.
Intorno alla 15,10 italiane l'euro guadagna lo 0,4% a quota 1,0386 dopo essersi avvicinato al picco da quattro mesi e mezzo a 1,0481 dlr, segnato ieri in seguito a dati sul Ppi Usa inferiori alle aspettative.
I movimenti giornalieri restano volatili e ancorati alle preoccupazioni geopolitiche, con la moneta unica che e' rimbalzata dal minimo a 1,028 dlr, toccato dopo l'esplosione in Polonia che aveva causato anche un calo dell'azionario. MKTS/GLOB
"I rischi geopolitici continuano a pesare sui mercati valutari e probabilmente rimarranno un fattore chiave di volatilità", osserva Kim Mundy, senior currency strategist di Commonwealth Bank of Australia.
Sempre verso le 15,10, l'indice del dollaro, che misura la sua forza contro sei tra i principali peer, perde lo 0,2% a 106,23.
Altrove, dati pubblicati stamani hanno mostrato che l'inflazione in Gran Bretagna - a differenza che negli Stati Uniti - continua a salire, portandosi ad ottobre ai massimi da 41 anni.
La sterlina è rimasta inizialmente invariata dopo le statistiche, ma si è poi agganciata al più ampio rally innescato dall'allentamento delle tensioni geopolitiche per salire dello 0,36% a 1,1910 dollari.
(Versione italiana Valentina Consiglio, editing Claudia Cristoferi)