TOKYO/LONDRA (Reuters) - Il dollaro perde terreno rispetto all'euro, ritracciando ulteriormente rispetto ai massimi di quasi tre mesi visti ieri, con un calo dei rendimenti dei titoli di Stato Usa che ha aumentato la pressione.
Gli analisti hanno attribuito il calo del dollaro a fattori tecnici, dopo due giorni di rialzo dell'1,4% rispetto all'euro, in seguito ai dati inaspettatamente forti sull'occupazione statunitense e alla retorica più aggressiva del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che ha deluso le scommesse su un taglio anticipato dei tassi d'interesse.
Anche i rendimenti dei Treasury sono scesi dai loro massimi, grazie alla solida domanda in occasione della vendita di nuovi bond a tre anni, penalizzando leggermente il dollaro.
Il dollaro scivola dello 0,1% a 1,0767 dollari per euro, dopo aver ceduto lo 0,1% ieri, quando aveva toccato il livello più alto dal 14 novembre a 1,0722 dollari.
L'indice del dollaro statunitense - che misura la valuta rispetto ad altre sei tra cui l'euro - perde lo 0,16% a 104,05, dopo il calo dello 0,29% visto ieri. Lunedì l'indice aveva raggiunto i massimi dal 14 novembre, a 104,60.
Il dollaro guadagna lo 0,03% rispetto allo yen, attestandosi a 147,9, dopo aver perso lo 0,49% ieri . Il cambio tende ad essere estremamente sensibile ai movimenti dei rendimenti dei Treasury.
Gli analisti e i trader sottolineano che i dati sull'inflazione statunitense, previsti il 13 febbraio, saranno un test fondamentale per le scommesse sui tassi della Fed.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Antonella Cinelli)