LONDRA (Reuters) - Il dollaro sale contro lo yen a un massimo di quasi 11 mesi, mantenendo alta l'attenzione degli operatori sui rischi di intervento in Giappone, dove la Banca centrale e il governatore Kazuo Ueda hanno spento le speranze di un'imminente uscita dalla politica monetaria ultra-accomodante.
Il dollaro si stabilizza dopo i guadagni della scorsa settimana, quando la Federal Reserve ha sorpreso i mercati segnalando che i tassi statunitensi rimarranno elevati più a lungo di quanto inizialmente previsto.
Intorno alle 10,30, lo yen scambia a 148,56 per dollaro. La valuta giapponese rimane in prossimità della soglia dei 150, cifra considerata una linea di demarcazione che potrebbe spronare le autorità giapponesi a intervenire come già accaduto l'anno scorso.
L'indice del dollaro, che venerdì ha toccato un massimo di oltre sei mesi, si stabilizza a 105,668, registrando un aumento dello 0,08%.
L'euro perde circa lo 0,1% a 1,0629 dollari, avvicinandosi al minimo di sei mesi di 1,0615 dollari toccato venerdì contro un dollaro più forte.
Oggi il consigliere della Bce Francois Villeroy de Galhau ha detto che la Bce ha raggiunto il punto in cui deve essere cauta a non alzare eccessivamente i tassi di interesse e deve cercare di evitare un "atterraggio duro" per l'economia.
La sterlina si appiattisce a 1,223 dollari, dopo essere scivolata di oltre l'1% la scorsa settimana in seguito alla pausa della Banca d'Inghilterra nel ciclo di rialzo dei tassi, una decisione che è arrivata un giorno dopo che i dati hanno mostrato un inaspettato rallentamento dell'elevato tasso di inflazione britannico.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Antonella Cinelli)