(Reuters) - Per il dollaro si profila la sesta settimana consecutiva di sovraperformance rispetto alle altre valute, grazie al rialzo dai rendimenti dei Treasuries e alle aspettative di nuovi dati positivi sul mercato occupazionale Usa, mentre la sterlina continua a scivolare.
Questa settimana i mercati sono stati dominati da un generalizzato sell-off dell'obbligazionario, alimentato dai timori di una ripresa dell'inflazione e dall'incertezza in materia di dazi della prossima amministrazione statunitense guidata da Donald Trump.
Ciò ha favorito il dollaro a danno delle altre valute, che hanno registrato forti perdite rispetto al biglietto verde.
I rendimenti dei Treasury decennali restano elevati, al termine di una settimana in cui hanno guadagnato circa 10 punti base.
Sul mercato prevale in generale un clima di cautela in attesa dei dati chiave sugli occupati Usa di dicembre, che gli investitori monitorano attentamente per ragionare sulle prospettive di politica monetaria.
La sterlina continua a perdere terreno, con un calo dello 0,07% a 1,2296 dollari.
Il dollaro guadagna l'1% questa settimana sulla sterlina, che ieri ha toccato i minimi da 14 mesi in concomitanza con il crollo dei Gilt e i timori per le finanze britanniche.
Nei confronti dello yen il biglietto verde avanza di circa 0,3% il settimana, ma nella seduta di oggi la valuta giapponese recupera circa 0,1%.
Poco mosso l'euro/dollaro sia in seduta sia su base settimanale, non lontano al minimo di due anni di 1,0224 toccato la settimana scorsa..
Un numero significativo di analisti del mercato valutario prevede che l'euro raggiunga la parità con il dollaro nel 2025, in base a un sondaggio Reuters di questa settimana.
L'indice del dollaro si appresta al sesto guadagno settimanale consecutivo, serie ininterrotta più lunga dopo le undici settimane del 2023.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Alessia Pé)