NEW YORK (Reuters) - Il dollaro è poco mosso dopo aver toccato un nuovo minimo di due settimane, mentre gli investitori continuano ad attendere annunci concreti sui piani tariffari del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Trump ha detto ieri che la sua amministrazione sta valutando la possibilità di imporre una tariffa del 10% sui beni importati dalla Cina a partire dall'1 febbraio, dopo che in precedenza aveva detto che Messico e Canada avrebbero potuto subire un'imposizione di circa il 25%.
Alle 17,10 circa l'indice del dollaro avanza dello 0,09% a 108,155 dopo essere sceso a 107,75, il minimo dal 6 gennaio.
L'euro cede lo 0,1% a 1,0422 dollari. Diversi membri della Banca centrale europea hanno sostenuto l'idea di ulteriori tagli dei tassi nei loro commenti, facendo capire che una riduzione la prossima settimana è in teoria scontata e che ulteriori movimenti al ribasso sono probabili anche se la Federal Reserve adotterà un approccio più ponderato.
Rispetto allo yen il dollaro si rafforza dello 0,58% a 156,37. I mercati prevedono una probabilità dell'88% di un rialzo dei tassi di almeno 25 punti base alla riunione della Banca del Giappone di venerdì.
La sterlina cede lo 0,32% a 1,2315 dollari. L'Office for National Statistics (Ons) ha detto che a dicembre la Gran Bretagna ha registrato un deficit di bilancio superiore al previsto, spinto dai costi degli interessi sul debito e dall'acquisto una tantum di case militari, evidenziando la pressione fiscale per la ministra delle Finanze Rachel Reeves.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Claudia Cristoferi)