LONDRA/SINGAPORE (Reuters) - Il dollaro tocca un nuovo picco di 10 mesi, sulla scia del rialzo dei rendimenti dei titoli di stato statunitensi, portandosi al livello più alto dall'ottobre 2007, mentre lo yen ricomincia a scivolare, con i trader in allerta per eventuali segnali di intervento.
Il banchiere della Federal Reserve Neel Kashkari ha detto ieri che, data la forza dell'economia statunitense, i tassi d'interesse dovranno probabilmente salire ancora ed essere mantenuti "più alti più a lungo" fino a quando l'inflazione non sarà tornata al 2%.
I suoi commenti hanno contribuito a far salire il rendimento del Treasury a 10 anni - benchmark Usa di riferimento per i mercati globali - al 4,566% nella seduta odierna, alimentando parallelamente l'attrattività del biglietto verde.
Intorno alle 11,00 italiane, l'indice del dollaro scambia in rialzo dello 0,05% a 106,023.
L'euro rimane poco mosso rispetto alla valuta statunitense intorno a 1,0596.
Il rally del biglietto verde ha danneggiato in particolare lo yen che durante la seduta ha superato i 149 per dollaro per la prima volta dall'ottobre del 2022, toccando quota 149,19. Il dollaro scambia ora intorno a 148,95 yen.
Lo divisa nipponica rimane prossima alla soglia psicologica a 150, considerata una probabile linea rossa per il ministero delle Finanze, che ha indicato la possibilita` di un intervento nelle ultime settimane. L'attenzione degli investitori è puntata su un incontro previsto oggi tra leader politici e funzionari della Banca del Giappone.
La sterlina scende intanto dello 0,22% a 1,218 dollari, in seguito alla decisione della Banca d'Inghilterra di mantenere i tassi al 5,25% la scorsa settimana e ad una serie di dati economici negativi.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Valentina Consiglio)