LONDRA (Reuters) - L'euro sale e ritrova un po' di equilibrio, dopo che le turbolenze politiche in Francia avevano spinto i trader a cercare protezione contro ulteriori oscillazioni dei prezzi, mentre lo yuan tocca un minimo di 13 mesi sui rischi di dazi e sulla debolezza dell'economia cinese.
La moneta unica, che fino a novembre è stata la valuta più debole del G10, ha avviato il mese con un calo dello 0,7% ieri e nella seduta odierna si attesta a 1,0518 dollari (+0,2%) mentre il governo francese si avvia verso una crisi per via di un'impasse sul bilancio. [EUR/GVD]
Il dollaro di solito subisce una debolezza stagionale a dicembre, con le aziende che tendono ad acquistare valute estere. Tuttavia, quest'anno i trader tengono d'occhio con cautela l'amministrazione entrante del presidente eletto Donald Trump e sostengono il biglietto verde.
Lo yuan cinese aveva già ceduto in previsione di nuovi dazi da parte di Trump. Il miglioramento dei dati manifatturieri statunitensi e la flessione dei rendimenti dei titoli di stato cinesi ai minimi storici hanno portato la divisa verso quota 7,3 per dollaro per la prima volta dallo scorso novembre. [CNY/]
Lo yen, l'unica valuta del G10 ad aver guadagnato sul dollaro il mese scorso, ha toccato il massimo dalla fine di ottobre a 149,09 ieri e nella seduta odierna scambia a 149,89, con la divisa statunitense in rialzo dello 0,2%.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Valentina Consiglio)