TOKYO/LONDRA (Reuters) - Il dollaro perde terreno rispetto alla maggior parte delle valute in vista dei dati sull'inflazione degli Stati Uniti che definiranno la direzione della politica monetaria Fed. Il biglietto verde ha però toccato i massimi di un mese rispetto allo yen in parte a causa dell'aumento dei costi energetici.
Attorno alle 11,30, l'euro guadagna lo 0,44% a 1,1026 dollari, la sterlina sale dello 0,3% a 1,2762 dollari, e lo yen resta stabile a 143,82 sul dollaro, dopo aver segnato 144,14 ovvero il valore più basso da un mese.
Ieri pomeriggio i prezzi del gas di riferimento in Europa hanno registrato un massimo intraday di quasi due mesi sostenuti dalla possibilità di scioperi negli impianti australiani di gas naturale liquefatto, mentre il greggio scambia ai massimi da diversi mesi.
Anche l'impatto dell'aumento dei costi energetici è stato un fattore che ha influito sul calo dello yen, in quanto il Paese, povero di risorse, è un grande importatore di petrolio.
Lo yuan si è ulteriormente allontanato dai minimi di un mese dopo che la Banca popolare cinese (Pboc) ha fissato di nuovo un mid point più forte del previsto per contrastare la recente debolezza della valuta.
Anche il franco svizzero, la valuta del G10 che ha registrato la migliore performance rispetto al dollaro quest'anno, guadagna terreno con il biglietto verde in calo dello 0,5% a 0,873 franchi.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sara Rossi)