NEW YORK/LONDRA (Reuters) - Nei confronti del dollaro lo yen viaggia sui minimi dal 1990, salvo correggere lievemente dopo la riunione delle autorità finanziarie nipponiche dedicata alla rapida svalutazione della divisa, che lascia intendere quanto Tokyo sia pronta a intervenire.
Il dollaro ha toccato un picco a 151,975 yen, record da metà 1990, per poi scendere dello 0,19% a 151,21.
La Banca del Giappone, il ministero delle Finanze e l'Agenzia per i servizi finanziari hanno tenuto una riunione nelle ultime ore dell'attività di scambio sulla piazza asiatica. Al termine della consultazione Masato Kanda, alto funzionario per il mercato valutario, ha detto che non si escluderà "alcuna misura per rispondere a movimenti disordinati del cambio".
Le autorità nipponiche sono intervenute per difendere lo yen a 151,94 nel 2022 e il ministro delle Finanze Shunichi Suzuki (TYO:7269) ha usato oggi le stesse parole che avevano preceduto l'intervento, ovvero che il Giappone avrebbe preso "misure decisive" contro le oscillazioni eccessive della valuta.
Il dollaro si avvia a registrare solidi guadagni su base trimestrale, a segnale di quanto gli investitori abbiano ridimensionato le aspettative di taglio dei tassi da parte di Federal Reserve.
L'indice del dollaro è in rialzo dello 0,07% a 104,365 e finora guadagna circa 3% da inizio anno.
Questa settimana il mercato si concentra soprattutto sull'inflazione Usa, in agenda venerdì, anche se già ieri un aumento superiore alle attese degli ordini di beni durevoli ha dato spinta al dollaro, pesando ulteriormente sullo yen.
L'euro perde lo 0,15% a 1,0816 dollari. La sterlina si indebolisce dello 0,03% a 1,261 dollari.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Alessia Pé)