ROMA/MILANO (Reuters) - Continua lo scontro tra governo e Autostrade per l'Italia (Aspi) dopo il crollo del ponte Morandi di Genova il 14 agosto, costato la vita a 43 persone.
Il cda di Aspi, concessionaria del tratto autostradale sul quale sorgeva il ponte, ha dichiarato di aver rispettato tutti gli obblighi concessori provocando la reazione del ministro allae Infrastrutture Danilo Toninelli che su Twitter ha parlato di affermazione "incredibile" e "indecente".
Il vice-premier Luigi Di Maio ha rincarato la dose, scrivendo su Facebook (NASDAQ:FB) che dai "Benetton ci aspettiamo solo le scuse e i soldi per la ricostruzione del ponte, che non faranno loro. Per il resto consiglio ad Autostrade di tacere".
Atlantia (MI:ATL) controlla Autostrade per l'Italia mentre Edizione Srl, la holding della famiglia Benetton, a sua volta controlla il 30% circa di Atlantia, attraverso Sintonia.
Aspi oggi ha "confermato il proprio convincimento in merito al puntuale adempimento degli obblighi concessori".
Identica posizione è stata espressa dal cda di Atlantia, riunitosi poco dopo.
Il governo è concorde nella volontà di revocare la concessione ad Autostrade gravandola dei costi di ricostruzione, ma i pentastellati vorrebbero la nazionalizzazione, mentre la Lega propende per una nuova gara.
Parlando oggi alla festa del Fatto quotidiano, il sottosegretario leghista alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, ha espresso dubbi sul fatto che Anas abbia i mezzi per sostenere una nazionalizzazione di Aspi. Sarebbe meglio, secondo il braccio destro di Matteo Salvini, riassegnare le concessioni tramite una gara europea.
Atlantia e Aspi hanno già presentato i loro piani per la demolizione di ciò che resta del viadotto e per la ricostruzione. Toninelli ha però chiarito che il governo respingerà questi piani, mentre Di Maio ha detto che saranno Fincantieri (MI:FCT) e Cassa Depositi e Prestiti a occuparsi di edificare il nuovo viadotto per il quale l'architetto genovese e senatore a vita, Renzo Piano, ha donato un progetto.