Di Mauro Speranza
Investing.com – Apertura in rosso per le borse europee dopo la chiusura negativa di Wall Street. Ieri il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha avvisato gli americani che sono davanti a loro “due settimane che saranno molto, molto dolorose”, a causa del costante aumento della pandemia da coronavirus in corso nel paese con i decessi stimati tra i 100 mila e i 240 mila.
Nella notte i dati sull'economia giapponese hanno mostrato come l'impatto del coronavirus sta danneggiando le imprese. In particolare, l'indice Tankan dei grandi produttori manifatturieri è calato a 8 nel primo trimestre 2020, risultava positivo il dato precedente (5), mentre quello relativo ai produttori non manifatturieri è sceso a 8 punti, quando il dato anteriore arrivava a 20 punti.
Il mese di marzo, inoltre, conferma la ripresa in Cina, dove l'indice manifatturiero PMI Caixim di marzo torna sopra i 50 punti, dopo il crollo (40 punti) del mese precedente.
In Italia, l'indice dei direttori degli acquisti di marzo mostra un netto calo scendendo a 40 punti, rispetto al dato precedente che arrivava a 48.
Il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha definito “realistico” un calo superiore al 6% del Pil italiano nel 2020, aggiungendo che successivamente il paese può ambire ad una “ripresa vigorosa”.
A Milano, intanto, l'indice Ftse Mib cede oltre il 2%, sulla scia delle altre borse europee, portando il calo del primo trimestre 2020 al 27%, mentre lo spread torna sopra i 200 punti.
L'indice dei bancari FTSE Italia All Share Banks si avvicina a perdere il 3%, con le banche sotto pressione dopo la decisione di ieri da parte di Intesa Sanpaolo (MI:ISP) (-3%) di sospendere il dividendo. Flessione del 3% anche per Unicredit (MI:CRDI) e Creval (MI:PCVI), mentre perdono il 2% Ubi Banca (MI:UBI), Bper Banca (MI:EMII) e Banco Bpm (MI:BAMI).
Tra le blue chips del Piazza Affari troviamo in forte discesa anche Fiat (MI:FCHA) e Azimut (MI:AZMT), con cali del 3%, mentre le uniche positive restano Atlantia (MI:ATL) (+4%) e Pirelli (MI:PIRC) (+1%), quest'ultima sostenuta dopo che Brembo (MI:BRBI) ha annunciato di possedere il 2,43% della società.