Di Mauro Speranza
Investing.com – Diventa più inteso il verde che caratterizza la seduta del Ftse Mib a Piazza Affari, restando tra i migliori indici del vecchio continente con una crescita intorno all'1%, in attesa di un'apertura di Wall Street che si preannuncia positiva.
Dopo una incertezza iniziale dovuta alle notizia di nuovi casi di coronavirus in Cina proprio nella città dove tutto era iniziato, Wuhan, l'avversione al rischio è tornata, sospinta anche dall'apertura del gigante asiatico nella guerra commerciale con gli Stati Uniti.
Dalla Cina, infatti, il governo ha annunciato un elenco di 79 prodotti statunitensi che possono beneficiare di esenzioni di dazi imposti alla fine dello scorso anno. Il ministero cinese delle finanze ha dichiarato che le nuove esenzioni entreranno in vigore il 19 maggio e scadranno il 18 maggio 2021.
L'elenco prevede minerali, terre rare, oro, argento e prodotti concentrati, ma da Pechino non hanno rivelato il valore complessivo delle importazioni.
In mattinata, inoltre, il dato sui prezzi alla produzione in Cina su base annuale ha segnato un -3,1%, in calo rispetto al precedente -1,5% (la previsione era -2,6%).
In Italia intanto
Oggi si è tenuta l'asta dei BOT annuali, con cui il Tesoro ha collocato 7 miliardi di titoli a 12 mesi, ad un rendimento dello 0,248% (in calo rispetto allo 0,534% della precedente asta). La domanda è ancora sostenuta e pari a circa 11,9 miliardi, con un rapporto di copertura che sale a 1,71.
Lo spread è tornato a scendere, ma resta sopra quota 230 punti, mentre l'indice dei bancari FTSE Italia All Share Banks segue l'andamento del Ftse Mib, con una crescita appena inferiore all'1%.
Prosegue la settimana delle trimestrali, con diverse società che hanno già diffuso i loro dati relativi ai primi tre mesi del 2020, mentre altre sono ancora attese.
Illimity Bank
Tra i migliori troviamo illimity Bank (MI:ILTY), in crescita del 4%, dopo il rilascio dei dati trimestrali. La banca di Corrado Passera ha chiuso il 1° trimestre con un utile ante imposte di 7,2 milioni di euro, in crescita di circa cinque volte rispetto al trimestre precedente.
L'utile netto e stato di circa 4,5 milioni di euro, sostenuto dalla crescita dei ricavi, che hanno più che compensato l’incremento prudenziale di rettifiche collettive effettuate sui crediti alla luce dell’emergenza COVID-19.
Fiat e il settore auto
In difficoltà (-0,60%) Fiat Chrysler Automobiles (MI:FCHA), con gli investitori che guardano all'antitrust europeo che entro il 17 giugno deciderà se approvare la fusione alla pari tra FCA e PSA. L'antitrust può approvare con o senza condizioni o aprire un’indagine che può durare 4 mesi.
"Il principale ostacolo per noi riguarda la posizione negli LCV in quanto congiuntamente hanno una quota di mercato di quasi il 50% in Italia e ben superiore al 40% in Francia", sottolinea Equita SIM.
Sul settore auto pesano i conti di Toyota (T:7203), colpita dalla crisi Covid-19, che per il nuovo anno fiscale 2020-2021, che in Giappone inizia il 1° aprile, stima un calo del 79,5% degli utili operativi e del 19,8% nelle vendite.
Resta intorno alla parità Ferrari (MI:RACE), mentre la società ha annunciato che Vettel non sarà più il pilota della rossa in F1.
Diasorin
Cede oltre il 2% DiaSorin (MI:DIAS), mentre l'a.d. Carlo Rosa ha dichiarato al Financial Times che il gruppo sta lavorando allo sviluppo di un tampone per il Covid-19 capace di dare risultati in modo più rapido ed economico: è però necessario sviluppare la tecnologia per rendere affidabili i risultati. Secondo l'a.d., restano improbabili i piani per effettuare test di massa in quanto troppo costosi e irrealizzabili per limiti tecnici dal lato dell'offerta.
Inoltre, ieri Diasorin aveva annunciato la data della prossima assemblea, convocata il 10 giugno con all'ordine del giorno "l'approvazione del bilancio di esercizio e della relazione sulla gestione per l“esercizio chiuso il 31 dicembre 2019" e la "proposta di destinazione dell“utile", ma anche "l'istituzione di un piano di stock option" e "l'autorizzazione all“acquisto e disposizione di azioni proprie".
Italgas
Si è conclusa l'assemblea di Italgas SpA (MI:IG) con una partecipazione del capitale sociale pari al 77,17%, l'approvazione del bilancio di esercizio 2019 e la proposta di distribuzione di un dividendo di 0,256 euro per azione (+9,4% rispetto all’anno precedente).
“Nell’emergenza sanitaria che stiamo attraversando”, ha sottolineato il Presidente di Italgas, Alberto Dell’Acqua, "voglio cogliere l’occasione di questa Assemblea per rivolgere idealmente a tutti i soci l’apprezzamento per aver condiviso la scelta di giocare un ruolo attivo nel sostegno alle strutture investite dall’imprevedibile onda d’urto del Covid-19″.
“La solidità economica e finanziaria del Gruppo e le prospettive di crescita hanno evidentemente consentito di approvare la proposta di dividendo di 0,256 euro per azione, in crescita di oltre il 9% rispetto all’anno precedente, laddove il difficile momento che il Paese sta attraversando ha indotto altre realtà a rivedere alcuni obiettivi e soprattutto la politica di remunerazione per gli Azionisti”, ha dichiarato l’Ad Paolo Gallo.
A2A
Guadagna quasi il 4% A2A (MI:A2) dopo un primo trimestre caratterizzato da utile netto di 112 milioni di euro, in crescita dell’8% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente (104 milioni di euro al 31 marzo 2019).
Nei primi tre mesi del 2020, i ricavi sono risultati pari a 1.707 milioni di euro, in diminuzione del 19,1% rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente, Il Margine Operativo Lordosi è portato a 331 milioni di euro , in crescita del dello 0,9% rispetto ai 328 milioni di euro del primo trimestre 2019. Il Risultato Operativo Netto, pari a 196 milioni di euro risulta in calo di 1 milione di euro rispetto ai primi tre mesi del 2019 (197 milioni di euro).
Per quanto riguarda l'outlook, A2A ritiene che riuscirà comunque a raggiungere, nel 2020, risultati economici positivi e soddisfacenti, sostanzialmente in linea con le attese, nonché a mantenere una equilibrata struttura del capitale.
Nexi
In crescita (+4%) anche Nexi (MI:NEXII), che ha archiviato i primi tre mesi dell’anno con ricavi per 225,3 milioni (-0,5% su anno); ebitda pari a 115 milioni (+3,9%) “grazie alla minore incidenza dei costi operativi variabili e al continuo lavoro sull’efficienza”.
La società lo scorso 15 aprile aveva stimato ricavi superiori a 220 milioni di euro e un ebitda superiore a 110 milioni. I costi del personale vengono ridotti nel primo trimestre del 4,1%, quelli operativi del 5,2%.