Di Peter Nurse
Investing.com - I titoli azionari statunitensi sono indicati in lieve rialzo all’apertura di questo martedì, riprendendosi dalla debolezza della seduta precedente innescata dalle parole del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell, secondo il quale la banca potrebbe alzare i tassi di interesse più velocemente del previsto.
Alle 7 ET (11:00 GMT), i future Dow salgono di 160 punti, o dello 0,5%, i future S&P 500 vanno su di 16 punti, o dello 0,4%, ed i future Nasdaq 100 sono in salita di 50 punti, o dello 0,4%.
I tre principali indici a Wall Street hanno chiuso al ribasso ieri, con il Dow Jones Industrial Average giù di oltre 200 punti, o dello 0,6%, l’S&P 500 in lieve calo ed il NASDAQ Composite sceso dello 0,4%, dopo che il Presidente della Fed Powell ha promesso di adottare tutte le “misure necessarie” per ridurre l’inflazione.
Intanto, Nike (NYSE:NKE) ha battuto le aspettative su ricavi e profitti del terzo trimestre, grazie alla forte domanda in Nord America. Il più grande produttore al mondo di abbigliamento sportivo ha inoltre spiegato che i problemi di produzione che hanno pesato sulle vendite negli ultimi sei mesi sono ormai alle spalle.
Tesla (NASDAQ:TSLA) ha svelato il suo nuovo centro di produzione europeo in Germania questo martedì, mentre Alibaba (NYSE:BABA) ha aumentato il suo programma di riacquisto azioni di 9 miliardi, a 25 miliardi di dollari.
L’operatore di crociere Carnival (NYSE:CCL) pubblicherà gli utili prima della campanella, seguito dal colosso dei software Adobe (NASDAQ:ADBE) dopo la campanella.
Intanto, gli investitori continuano a tenere d’occhio gli sviluppi in Europa dell’Est, con i russi che continuano a bombardare le città ucraine, in particolare Mariupol.
L’Ucraina terrà un referendum sui termini di un eventuale trattato di pace con la Russia, ha reso noto in un’intervista televisiva ieri il Presidente Volodymyr Zelensky.
Tra i dati economici in programma per oggi ci sono quelli del Redbook Research e della Fed di Richmond.
I prezzi del petrolio scendono questo martedì, cedendo parte dei guadagni della seduta precedente, con i governi dell’Unione Europea che continuano a discutere della possibilità di imitare gli Stati Uniti e sanzionare il petrolio russo.
Contribuiscono ai timori sul mercato anche gli attacchi del fine settimana agli impianti petroliferi sauditi da parte dei ribelli Houthi.
Alle 7 ET, i future del greggio USA scendono dello 0,5% a 109,43 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va giù dello 0,2% a 115,35 dollari. Entrambi i contratti si erano attestati in rialzo di oltre il 7% ieri.
Nel corso della giornata sono attesi i dati sulle scorte di greggio USA dell’American Petroleum Institute.
Intanto, i future dell’oro scendono dello 0,1% a 1.928,40 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,1004, giù dello 0,1%.