STRESA (Reuters) - I leader delle finanze del G7 hanno iniziato oggi un summit di due giorni a Stresa in cui cercheranno di presentare un fronte comune sulla necessità di fornire un prestito all'Ucraina e di opporsi alle politiche industriali "sleali" della Cina.
Tuttavia, i commenti rilasciati da alcuni funzionari prima dell'incontro suggeriscono che non emergeranno dettagli concreti sul tema caldeggiato dagli Stati Uniti di un prestito all'Ucraina garantito dai futuri proventi di circa 300 miliardi di dollari di beni russi congelati.
"Presenteremo una proposta per utilizzare i proventi degli asset russi per gli anni a venire", ha detto il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire ai giornalisti prima della sessione di apertura, un'ampia rassegna dell'economia a livello globale.
"Quindi confrontiamo le proposte. Vediamo qual è la proposta più conveniente, più efficiente, più rapida che possa essere messa in atto", ha aggiunto.
La segretaria del Tesoro statunitense Janet Yellen ha detto che il prestito potrebbe ammontare a circa 50 miliardi di dollari, ma che non è stato concordato alcun importo. Altri funzionari del G7 coinvolti nei negoziati hanno espresso cautela, citando spinosi aspetti legali e tecnici da definire.
I ministri saranno raggiunti domani dal ministro delle Finanze ucraino Serhiy Marchenko, il cui Paese, devastato dalla guerra, sta lottando per contenere l'offensiva russa a nord e a est, a due anni dall'invasione di Mosca.
Il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner ha detto che molte domande rimangono aperte sulla proposta di prestito e che non si aspetta che il G7 raggiunga una decisione concreta a Stresa.
In tal caso, i negoziati continueranno nella speranza di fare progressi entro la riunione dei capi di governo del G7 che si terrà in Puglia dal 13 al 15 giugno.
La lotta alla crescente forza delle esportazioni cinesi sarà un altro tema centrale dell'incontro, dopo che la scorsa settimana gli Stati Uniti hanno annunciato forti aumenti dei dazi su una serie di importazioni cinesi, tra cui batterie per veicoli elettrici, chip per computer e prodotti medici.
Gli Stati Uniti non chiedono ai Paesi partner di adottare misure simili, ma ieri Yellen ha detto che vuole che i partner del G7 - Giappone, Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia e Canada - dimostrino di essere al fianco di Washington.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Sabina Suzzi)