Investing.com - Il prezzo dell’oro è in salita nella mattinata statunitense di questo lunedì, toccando il massimo di due mesi, dopo che il dollaro USA è crollato nelle incertezze per le politiche economiche che verranno attuate dal Presidente Donald Trump.
L’oro con consegna a febbraio sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha toccato il massimo della seduta di 1.219,40 dollari l’oncia troy, un livello che non si registrava dal 22 novembre.
Successivamente si è attestato a 1.214,50 dollari alle 3:10AM ET (08:10GMT), in salita di 10,00 dollari o dello 0,8%.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,4% a 100,36 dollari, dopo essere crollato al minimo di sette settimane di 100,17.
Il dollaro è crollato dopo il discorso inaugurale Presidente Trump, dal forte tono protezionista che ha deluso gli investitori che speravano di sentire i dettagli sui tagli alle imposte e su gli altri stimoli promessi in campagna elettorale.
L’indebolimento del dollaro di solito favorisce l’oro poiché ne fa aumentare l’appeal come investimento alternativo e rende le materie prime valutate in dollari più economiche per i titolari di altre valute.
Questa settimana gli investitori attenderanno i dati alle ricerca di indicazioni sullo stato di salute dell’economia, in particolare l’attenzione sarà sui dati di venerdì relativi al PIL USA.
Attesi inoltre i dati sulle vendite di case esistenti di martedì, i dati sulle richieste di sussidio USA e quelli sulle vendite di case nuove di giovedì, ed i dati sugli ordinativi di beni durevoli e sul sentimento dei consumatori di venerdì.
Una serie di dati positivi hanno avvalorato la tesi di un’economia USA abbastanza forte da garantire un aumento dei tassi di interesse nei mesi a venire. Lo scorso mese la Fed ha indicato che per il 2017 si prevedono almeno tre aumenti dei tassi, secondo il cosiddetto “dot-plot”, vale a dire le previsioni dei membri interni alla banca.
Tuttavia gli investitori restano titubanti. Si inizia a diffondere l’idea che la Federal Reserve effettuerà solo due aumenti dei tassi quest’anno, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com
Un eventuale rinvio dell’aumento dei tassi di interesse sarebbe rialzista per l’oro, in quanto si ridurrebbero i costi di gestione del metallo.
Sempre sul Comex, i future dell’argento con consegna a marzo salgono di 16,1 centesimi, o dell’1%, a 17,19 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata newkorkese.
Intanto il platino segna un’impennata dell’1,2% a 987,65 dollari ed il palladio scende dello 0,2% a 786,80 dollari l’oncia, il massimo dal maggio 2015.
Intanto, i future del rame sono in salita di 0,7 centesimi o dello 0,3% a 2,632 dollari la libbra.