Investing.com - Le azioni giapponesi di Honda Motor Co (NYSE:HMC) hanno registrato un forte aumento martedì dopo che l’azienda ha annunciato la possibilità di una fusione entro il 2026 con Nissan (OTC:NSANY) Motor (TYO:7201), che invece ha subito un forte calo.
Le azioni Honda hanno registrato un’impennata del 14%, beneficiando anche dell’annuncio di un riacquisto di azioni per 1.000 miliardi di yen (7 miliardi di dollari).
Le azioni Nissan sono scese del 7%.
Lunedì Honda e Nissan hanno annunciato di stare discutendo una potenziale fusione, e anche Mitsubishi Motors Corp. (TYO:7211) - di cui Nissan detiene una partecipazione del 34% - sta valutando la possibilità di aderire all’accordo.
L’entità combinata potrebbe essere valutata oltre 50 miliardi di dollari, sulla base del valore di mercato di tutti e tre i produttori.
L’accordo ha il potenziale di creare la terza casa automobilistica al mondo per vendite, dopo Toyota Motor (NYSE:TM) e Volkswagen (ETR:VOWG). L’accordo arriva mentre Honda e Nissan sono alle prese con l’aumento della concorrenza nel loro principale mercato, la Cina, soprattutto per quanto riguarda il settore dei veicoli elettrici, in rapida crescita.
Il mese scorso, Nissan ha rivelato l’intenzione di ridurre la sua forza lavoro globale di 9.000 unità e di tagliare il 20% della sua capacità produttiva a seguito di un forte calo delle vendite in mercati cruciali come la Cina e gli Stati Uniti.
Nel frattempo, Honda ha riportato guadagni deludenti a causa del calo delle vendite in Cina, anche se la sua forte performance nei segmenti dei motocicli e dei veicoli ibridi ha garantito una certa stabilità finanziaria.
I dirigenti delle due società, durante una conferenza stampa tenutasi lunedì, hanno dichiarato che l’obiettivo della potenziale fusione è di raggiungere un fatturato combinato di 30.000 miliardi di yen (191 miliardi di dollari) e un utile operativo di oltre 3.000 miliardi di yen.
L’obiettivo è quello di concludere le discussioni entro il giugno 2025 e di costituire una holding entro l’agosto 2026; a quel punto le azioni di entrambe le società verrebbero delistate.