NEW YORK - Il mercato globale delle offerte pubbliche iniziali (IPO) ha registrato un notevole calo nel 2023, con 1.298 IPO e fondi totali raccolti per 123,2 miliardi di dollari, una diminuzione di un terzo rispetto ai proventi dell'anno precedente.
Le borse statunitensi hanno svolto un ruolo significativo, raccogliendo 22,7 miliardi di dollari in 153 operazioni. Nonostante questo contributo, la regione non è stata immune dalla flessione generale che ha colpito il mercato globale.
Nell'Asia-Pacifico la situazione è stata più marcata, con la Cina continentale che ha registrato un minimo di due decenni di quotazioni transfrontaliere. Tuttavia, la regione dell'Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN) ha dimostrato di saper resistere in un contesto difficile. La regione ha visto 157 operazioni, per un totale di 5,6 miliardi di dollari, con Indonesia, Thailandia e Malesia in testa.
La regione Europa, Medio Oriente, India e Africa (EMEIA) ha registrato un aumento del volume delle IPO, ma ha dovuto affrontare una riduzione dei proventi, per un totale di 31,1 miliardi di dollari. Questo risultato è stato determinato principalmente dalle operazioni in Medio Oriente e Nord Africa (MENA) e dalle IPO transfrontaliere statunitensi.
A livello settoriale, i settori industriale e dei beni di consumo hanno registrato una solida performance, mentre le IPO tecnologiche sono rimaste indietro, messe in ombra dalla presenza di titoli tecnologici a grande capitalizzazione. Inoltre, il settore sanitario ha registrato un calo significativo dell'attività rispetto al picco raggiunto nel 2021.
I dati per il 2023 riflettono un approccio cauto da parte delle società che intendono quotarsi in borsa, con un mercato delle IPO in fase di assestamento dopo un periodo di forte attività.
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