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Il crollo di BMW trascina il settore auto. Fiat inverte il rally

Pubblicato 20.03.2019, 12:23
Aggiornato 20.03.2019, 12:23
© Reuters.  Il crollo di BMW trascina il settore auto. Fiat inverte il rally

© Reuters. Il crollo di BMW trascina il settore auto. Fiat inverte il rally

Di Mauro Speranza

Investing.com - Giornata negativa per il settore auto con l’indice europeo di settore, lo EURO STOXX 600 Auto&Parts, che cede intorno al 2%.

Guida le vendite BMW (DE:BMWG) che crolla a -4%, con le altre tedesche che seguono a ruota: Volkswagen (DE:VOWG) cede oltre il 2%, mentre Porche e Daimler perdono l’1%. Male anche le francesi Peugeot (PA:PEUP) e Renault (PA:RENA), mentre in calo più ridotto le italiane Pirelli (MI:PIRC), Piaggio (MI:PIA) e Fiat (MI:FCHA). In verde, invece, Ferrari (MI:RACE).

Il settore ha virato in negativo dopo che BMW ha annunciato un “calo significativo dei risultati finanziari” nel 2019, con l’utile di gruppo “prima delle tasse atteso ben al di sotto dei livelli dell’anno precedente”.

I vertici di BMW hanno sottolineato che a influenzare i risultati 2019 saranno una serie di fattori negativi, come il difficile contesto internazionale, i crescenti costi per andare incontro alla legislazione più severa sulle emissioni, l'effetto cambi non favorevole e l'aumento dei costi delle materie prime. Fattori che potrebbero pesare anche sulle altre case auto europee.

Inoltre, la casa automobilistica tedesca ha comunicato i conti del 2018, risultati in frenata dato “l’utile netto di 7,2 miliardi di euro, in flessione del 16,9% rispetto al 2017”, a cui si è aggiunto il calo dello 0,8% dei ricavi, fermi a 97,48 miliardi di euro”.

Tornando in Italia, Fiat resiste all’ondata di vendite grazie all’intervista di ieri rilasciata dai vertici di Renault che aveva rilanciato l’ipotesi di fusione tra le due case. Intervista che aveva fatto chiudere la seduta di ieri al titolo della casa italo/statunitense con un eccezionale +5%.

Econdo gli analisti di Equita, però, “una vera fusione nel breve periodo tra Fca e Psa potrebbe risultare più complicata alla luce dei rapporti non idilliaci tra il Governo italiano e quello francese, oltre che delle implicazioni sociali che la razionalizzazione produttiva imporrebbe in Europa”. Equita mantiene l’hold sul titolo Fca con un target price a 18,1 euro.

Se gli esperti di Equita sottolineano l’apertura di Exor (MI:EXOR) (controllante di Fiat) verso la fusione, il gruppo transalpino, però, per la fusione starebbe pensando anche a Land Rover, Jaguar e General Motors (NYSE:GM).

Ultimi commenti

Renault fa parte di un altro gruppo. Hanno comunque voluto esprimere il loro parere. Da parte mia, quando vedrò l'operazione stampata nero su bianco (forse) avrò modo di crederci. Ne ho lette tante... (di pseudo-fusioni).
scusa non ho capito!
non è chiaro se Fiat sta trattando con Renault o con Peugeot.
non è chiaro se Fiat sta trattando con Renault o con Peugeot.
non è chiaro se Fiat sta trattando con Renault o con Peugeot.
PSA non è Renault
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