Il senatore Marco Rubio ha criticato Deere & Co. (DE), il più grande produttore di trattori al mondo, per aver licenziato 2.000 lavoratori americani mentre sposta la produzione dagli Stati Uniti al Messico.
In una lettera dai toni decisi indirizzata al presidente e CEO di John Deere, John May, Rubio ha sottolineato il dovere dell'azienda di dare priorità ai lavoratori americani e mantenere il suo profondo legame con il settore agricolo statunitense.
Sebbene il senatore abbia affermato che la decisione dell'azienda di revocare diverse controverse politiche di Diversità, Equità e Inclusione (DEI) sia stato un passo positivo, ha espresso preoccupazione per le notizie secondo cui l'azienda starebbe riducendo la sua forza lavoro negli Stati Uniti e trasferendo le operazioni di produzione in Messico.
"John Deere è un marchio americano iconico, amato da generazioni di agricoltori, allevatori, costruttori e americani laboriosi di ogni estrazione", ha scritto Rubio. "Le scrivo per ricordarle il dovere della sua azienda verso i suoi lavoratori, le loro famiglie, le comunità in cui vivono, la nazione che chiamate casa, i vostri clienti laboriosi e i vostri azionisti."
Rubio ha evidenziato che da novembre 2023, John Deere ha licenziato il 15% dei suoi lavoratori salariati negli Stati Uniti, per un totale di oltre 2.000 posti di lavoro persi solo nell'ultimo anno.
Ha fatto notare che nello stesso periodo, l'azienda ha speso 7,2 miliardi di dollari in riacquisti di azioni proprie.
Il senatore ha chiesto a John Deere di impegnarsi nuovamente nei confronti della sua forza lavoro americana, sottolineando la necessità di un forte settore manifatturiero per sostenere l'autosufficienza agricola della nazione.
"Le aziende americane, come John Deere, hanno un dovere verso i loro lavoratori, la nazione, i clienti e gli azionisti", ha concluso Rubio, esortando l'azienda a riconsiderare le sue recenti decisioni e dare priorità alle sue operazioni nazionali.
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