L'aumento significativo del tasso di disoccupazione ha suscitato preoccupazione per la lentezza dell'aggiustamento del tasso dei fondi federali, secondo gli analisti di Standard Chartered in un rapporto di lunedì.
Gli investitori hanno rapidamente modificato le loro aspettative includendo un'ulteriore riduzione dei tassi di interesse dello 0,60% entro gennaio 2025, con lo 0,46% di questo aggiustamento che avverrà entro due giorni. Sebbene la previsione iniziale degli analisti fosse di due riduzioni entro la fine del 2024, è aumentata la possibilità che la Federal Reserve riduca i tassi prima e con maggiore intensità di quanto previsto.
Tuttavia, gli analisti sono scettici sul fatto che la Federal Reserve possa ridurre i tassi d'interesse al di fuori delle sue riunioni programmate o decidere tagli consecutivi dello 0,50%.
"A nostro avviso, le riduzioni dei tassi d'interesse al di fuori delle riunioni programmate sono tipicamente riservate a scenari di emergenza in cui vi è il rischio che l'economia e i mercati finanziari si fermino", hanno osservato.
Gli analisti riconoscono che l'inversione dei carry trade in valuta estera, in particolare quelli che scommettono contro lo yen giapponese o lo yuan cinese, potrebbe comportare delle difficoltà, ma ritengono che queste sfide non siano così gravi come quelle poste dalla pandemia COVID-19 o dalle grandi crisi finanziarie.
Le strategie di investimento che beneficiano di un aumento della differenza tra i tassi di interesse a lungo e a breve termine sono diventate più comuni in alcune aree del mercato obbligazionario. Tuttavia, le preoccupazioni per l'economia statunitense hanno causato un aumento della differenza dei tassi di interesse lungo l'intera curva dei rendimenti, ad eccezione del segmento a brevissimo termine.
"Siamo scettici sul fatto che un calo del 6% dei mercati azionari dai livelli più alti di sempre, che cancella meno di due mesi di guadagni, sia sufficiente a innescare cambiamenti politici significativi", ha scritto il team di Standard Chartered.
Gli analisti ritengono possibile una riduzione dei tassi di interesse dello 0,50% a settembre, ma attendono ulteriori dati economici per confermare questa opinione. Se i dati futuri convalideranno una flessione così significativa come quella indicata dai dati sull'occupazione di luglio, ci si potrebbe aspettare una serie di tagli sostanziali dei tassi.
"Il Federal Open Market Committee potrebbe chiedersi quanto i tassi attuali siano diversi dai livelli suggeriti dai dati. Non è detto che aggiusti completamente i tassi in una sola riunione, ma probabilmente vorrà riconoscere che c'è una discrepanza che una riduzione dello 0,25% non risolverebbe abbastanza rapidamente".
Sebbene gli analisti non siano ancora convinti che un taglio dei tassi dello 0,50% a settembre sia giustificato, diversi altri indicatori di debolezza economica potrebbero convincere la Federal Reserve che riduzioni dello 0,25% sarebbero troppo esigue, hanno ricordato gli analisti di Standard Chartered.
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