Di Alessandro Albano
Investing.com - L'azionario statunitense apre in ribasso gli scambi di martedì dopo che il Dipartimento del Lavoro ha mostrato un'inflazione ai massimi livelli in 13 anni, ben oltre le aspettative del mercato.
Il Dow Jones è in ribasso dello 0,1%, lo S&P 500 perde lo 0,2%, mentre il Nasdaq Composite cede lo 0,1% nonostante le indicazioni positive dei futures. Poco mosso il Treasury a 10 anni dopo gli ampi movimenti della scorsa settimana.
Il tasso di inflazione annuale ha accelerato al 5,4% nel mese di giugno del 2021 dal 5% di maggio, toccando un nuovo massimo dall'agosto del 2008 e ben al di sopra delle previsioni di Investing.com di del 4,9%. Come nel secondo trimestre, i maggiori aumenti di prezzo sono stati registrati per auto e camion usati (45,2%), benzina (45,1%), olio combustibile (44,5), gas (15,6%) e servizi di trasporto (10,4%).
Escludendo la volatilità di alimentari ed energia, l'IPC core è aumentato del 4,5%, livelli mai visti dal settembre 1991 e oltre il 3,8% atteso dagli analisti di Investing.com.
"I dati mostrano che le pressioni inflazionistiche rimangono molto acute e rimarranno con noi per un periodo più lungo", ha affermato Sarah House, economista senior di Wells Fargo (NYSE:WFC). "Questo potrebbe alimentare i nervosismi di alcuni membri della Fed, già preoccupati per l'inflazione nelle precedenti riunioni. Se si analizza l'aumento dei prezzi, si nota che ci sono un certo numero di aree in cui l'inflazione sta ancora aumentando e dove probabilmente avrà più possibilità di crescere.".
Uno dei più 'nervosi' è sicuramente il presidente della Fed di St.Louis James Bullard, che in un'intervista al Wall Street Journal ha affermato che "è il momento di di intervenire sugli acquisti obbligazionari", contrariamente alle affermazioni fatte la scorsa settimana dai banchieri della Fed di New York e San Francisco.
Lato trimestrali, JPMorgan (NYSE:JPM) perde l'1,2% nonostante risultati ben oltre le attese. Bene invece Goldman Sachs (NYSE:GS), in rialzo dello 0,8% dopo le forti attività di M&A portate a termine nel trimestre che hanno compensato un calo dei ricavi commerciali.