BRUXELLES (Reuters) - "L'Europa è il nostro futuro comune". E' quanto dichiareranno a Roma questa settimana i 27 leader dell'Ue in aperta sfida a quella che è sinora la più grande battuta d'arresto del processo europeo, la Brexit.
In occasione dei 60 anni dai trattati di Roma, in una dichiarazione di un pagina e mezzo che Reuters ha potuto visionare in anticipo, i 27 ribadiscono il loro impegno a restare uniti dopo la fuoriuscita della Gran Bretagna che avverrà definitivamente nel 2019.
"Siamo determinati a fare un'Ue più forte e compatta, creando maggiore unità e solidarietà tra noi. Rimanere uniti è una necessità ma anche una nostra libera scelta", si legge.
La bozza, datata 16 marzo e redatta dal presidente del summit dei leader Ue Donald Tusk, sarà dibattuta nelle varie capitali in settimana e potrebbe subire cambiamenti prima di essere definitivamente adottata a Roma sabato prossimo.
In particolare essa chiede maggiore cooperazione sul fronte sicurezza tra gli stati membri e le industrie che si occupano di difesa, una gestione migliore dell'immigrazione e confini esterni più controllati.
Promette di promuovere il commercio globale nonostante la posizione critica su di esso da parte del neo-presidente Usa Donald Trump per sviluppare il mercato unico in una cornice attenta ad occupazione e innovazione.
La dichiarazione si conclude con la frase "L'Europa è il nostro futuro comune", la stessa utilizzata in un testo a Berlino nel 2007 per celebrare i 50 anni del blocco.
La bozza redatta da Tusk è molto soft sull'idea di una Ue a più velocità, così come sull'allargamento, altro tema controverso e molto delicato.
Un altro punto difficile è quello legato all'idea di "Europa sociale", per combattere la discriminazione e assicurare uguali opportunità di educazione e lavoro a tutti.