ROMA (Reuters) - L'aula della Camera ha votato le mozioni che prevedono la istituzione di una commissione d'inchiesta sul sistema bancario.
L'approvazione è stata bipartisan.
Nel pomeriggio, il Pd si era detto pronto ad appoggiare, come chiesto dalle opposizioni, una commissione d'inchiesta sui problemi del sistema bancario e sulla crisi di Mps (MI:BMPS), mentre il Senato esamina il decreto sul salvataggio della banca senese.
Aria di intesa anche sulla richiesta, venuta da più parti e anche dalla presidenza dell'Abi, di rendere noti i nomi dei primi cento debitori insolventi di Mps.
Secondo quanto spiega una fonte parlamentare, il partito del premier Paolo Gentiloni presenterà a Camera e Senato una mozione con l'obiettivo di far luce su tre aspetti: responsabilità degli amministratori, corretto ed efficace esercizio delle funzioni di vigilanza nonché l'analisi delle insolvenze che hanno contribuito a determinare situazioni di crisi.
La richiesta di una commissione d'inchiesta era stata finora sostenuta solo da Forza Italia e Movimento Cinque Stelle ma l'intervento pubblico a sostegno di Siena ha cambiato le carte in tavola.
Mps sarà infatti ricapitalizzata dallo Stato con un impegno complessivo di 6,6 miliardi, considerando anche gli indennizzi per i titolari retail di obbligazioni subordinate.
La mossa del Pd punta a facilitare una convergenza con le opposizioni, ma il suo primo effetto sarà bloccare l'iter del disegno di legge 624 del M5s, su cui oggi il Senato deve votare una dichiarazione d'urgenza.
Il capogruppo di Forza Italia a Montecitorio, Renato Brunetta, si mostra soddisfatto per quella che definisce "la giravolta del Pd" e su Twitter chiede come da prassi che la presidenza della commissione sia riservata alle opposizioni.
La commissione Finanze di Palazzo Madama avvierà il 31 gennaio l'esame dei 13 ddl che istituiscono a vario titolo commissioni d'inchiesta su Mps e sulle banche.
Quanto ai nomi dei debitori insolventi, il Pd ha presentato alla Camera un'interrogazione al ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, si legge in una nota del deputato democratico Umberto D'Ottavio.
La deroga al segreto bancario ha già ottenuto un primo appoggio dell'esecutivo e dovrebbe essere formalizzata in emendamenti al decreto che disciplina il salvataggio di Siena..
"A fronte di un intervento pagato con soldi pubblici abbiamo chiesto, con una interrogazione al ministro Padoan presentata oggi, di rendere noti i nomi dei debitori", scrive D'Ottavio in una nota.