MILANO (Reuters) - Il mese di luglio ha visto un sensibile calo delle sofferenze bancarie italiane.
E' quanto emerge dai dati di Bankitalia, contenuti in 'Banche e Moneta': quelle lorde sono scese a 173,591 miliardi di euro, al minimo da luglio 2014, dai 192,000 di giugno (rivisto da 192,041 miliardi), le nette sono scese a 65,843 miliardi dai 71,237 di giugno (rivisto da 71,193).
La sensibile flessione -- 18,4 miliardi -- del dato a fine luglio si può spiegare principalmente con il deconsolidamento dal bilancio di sofferenze per 16,2 miliardi di euro operato da UniCredit (MI:CRDI).
A metà luglio infatti l'istituto aveva comunicato di aver sottoscritto accordi definitivi di cessione con Pimco e Fortress, nell'ambito dei quali "i veicoli di cartolarizzazione potranno acquistare il portafoglio di 17,7 miliardi di euro" di sofferenze lorde. Nella stessa nota la banca ha precisato che il portafoglio è sceso a circa 16,2 miliardi "grazie all'attività di 'work out'". Il completamento dell'operazione è avvenuto entro la fine di luglio.
Tornando al dato di Bankitalia, su anno le sofferenze lorde di luglio sono scese del 5,1% dal +4,4% di giugno.
I prestiti alle imprese a luglio sono saliti dello 0,5% dal dato stabile di giugno, quelli alle famiglie sono saliti del 2,7% (da +2,6%).
Globalmente i prestiti al settore privato a luglio sono cresciuti dell'1,5% su anno (+1,2% a giugno).
Commentando i dati odierni, il presidente Abi Antonio Patuelli ha detto che evidenziano "il forte calo delle sofferenze, la crescita dei prestiti a famiglie e imprese ai tassi più bassi della storia d'Italia, e l'aumento della raccolta diretta" parlando di "elementi che concorrono a rafforzare la fiducia e la ripresa ed evidenziano il forte impegno costruttivo delle banche".