Investing.com - Il prezzo del greggio sale questo venerdì, recuperando le forti perdite della seduta precedente, mentre persiste l’ottimismo per il ridimensionamento del mercato.
Il contratto del greggio West Texas Intermediate con consegna a novembre sale di 14 centesimi, o dello 0,25%, a 51,41 dollari al barile alle 04:00 ET (08:00 GMT).
Intanto, il greggio Brent con consegna a dicembre sull’ICE Futures Exchange di Londra va su di 13 centesimi, o dello 0,24%, a 57,37 dollari al barile.
Il prezzo del greggio è stato supportato quando la Energy Information Administration ha reso noto che le scorte di greggio sono scese di 5,7 milioni di barili, segnando un calo per la quarta seduta consecutiva. Tuttavia, le scorte di benzina sono aumentate di 900.000 barili sulla settimana, mentre le scorte di prodotti raffinati sono salite di 500.000 barili.
Nel report si legge inoltre che la produzione nazionale di greggio è crollata dell’11% rispetto alla settimana precedente a 8,4 milioni, dal momento che la produzione è stata interrotta per via dell’uragano Nate che ha colpito la Costa del Golfo USA all’inizio di ottobre.
Il prezzo è stato spinto anche dalle aspettative che i principali produttori proroghino l’accordo per ridurre la produzione oltre l’attuale scadenza di marzo.
La materia prima si è indebolita ieri dopo le parole del governatore uscente della banca centrale cinese, che ha messo in guardia su un “Minsky moment” , riferendosi all’eccessivo ottimismo sulla crescita economica.
Intanto, i future della benzina salgono dello 0,33% a 1,65 dollari al gallone, mentre i future del gas naturale sono in salita dello 0,35% a 2,883 dollari per milione di BTU.