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JP Morgan: Fed sarà costretta a tagliare i tassi già a settembre

Pubblicato 18.05.2023, 12:26
© Reuters.
JPM
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Di David Wagner 

Investing.com - Il mercato sembra essere sempre più dubbioso sulla fine del rialzo dei tassi della Fed, con la probabilità che la banca centrale aumenti nuovamente i tassi dello 0,25% che è salita a quasi il 30% giovedì mattina, da meno del 10% di una settimana fa, stando al Fed rate monitor di Investing.com.

Tuttavia, molti economisti ritengono che la probabilità che gli Stati Uniti entrino in recessione costringerà la Fed a invertire rapidamente la rotta.

Gli economisti di JPMorgan (NYSE:JPM) Asset Management, ad esempio, hanno stimato in una nota pubblicata mercoledì che "la Federal Reserve potrebbe tagliare i tassi già a settembre".

Notando che si sta allargando il divario tra le aspettative del mercato per un taglio dei tassi e i commenti dei funzionari della Fed, la banca d'affari ha scritto che "il mercato ha ragione ad aspettarsi tagli" e che "l'inflazione è troppo alta e ci vorrà una recessione per farla scendere".

JP Morgan (NYSE:JPM) ritiene inoltre che le turbolenze bancarie statunitensi renderanno "solo più probabile una recessione", consigliando di investire in Treasury americani. 

Per questo motivo, dalla banca guidata da Jamie Dimon ritengono che la necessità di tagliare i tassi d'interesse potrebbe arrivare "già a settembre", un'opinione che contraddice la retorica consolidata della Fed, secondo cui i tagli dei tassi "non sono all'ordine del giorno", e le dichiarazioni dei membri della Fed che vogliono "tassi più alti più a lungo".

Per quanto riguarda l'imminente rischio del tetto del debito, JP Morgan teme un'altra ondata di tensioni sui mercati prima che la questione venga risolta, non escludendo una volatilità simile a quella del 2011.

"È difficile dire con esattezza quando ciò accadrà, se nelle prossime settimane o più avanti nel corso dell'estate", hanno aggiunto.

In questo senso, ricordiamo che in un'intervista alla Cnbc il presidente della Camera Kevin McCarthy ha affermato che gli Stati Uniti alla fine non andranno in default con i negoziati tra i leader del Congresso e l'amministrazione Biden che stanno proseguendo. 

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