ZURICH - L'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) ha chiesto un ampliamento dei propri poteri normativi alla luce della recente crisi del Credit Suisse. Un rapporto completo sul fallimento della banca, culminato con l'acquisizione da parte di UBS AG, ha evidenziato una serie di errori strategici e di gestione del rischio, nonostante i rigorosi sforzi di supervisione della FINMA.
L'analisi della FINMA ha rivelato che il Credit Suisse ha dovuto affrontare una crisi anche dopo l'aumento dei requisiti patrimoniali e i numerosi interventi dell'autorità di vigilanza. In risposta a questi risultati, la FINMA sta chiedendo un rafforzamento dell'autorità, compresa la possibilità di divulgare pubblicamente le azioni di enforcement, di imporre multe e di influenzare i sistemi di remunerazione delle banche.
Nel corso di diversi anni di controlli, la FINMA ha condotto 108 verifiche in loco presso il Credit Suisse e ha identificato una moltitudine di problemi, molti dei quali sono stati classificati come ad alta priorità. Il rapporto della FINMA sottolinea l'urgenza di migliorare la governance, le misure di controllo e la trasparenza all'interno del sistema bancario per evitare che in futuro si verifichino incidenti simili a quello del Credit Suisse.
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