Gli aumenti dei valori di borsa di quest'anno sono dovuti principalmente all'aumento del rapporto tra prezzo delle azioni e utili delle società (P/E ratio), piuttosto che all'aumento degli utili delle società stesse, come sottolineato dagli analisti di JPMorgan in un rapporto pubblicato lunedì. Con un aumento del 30% del rapporto P/E dal punto di minimo dell'ottobre 2022 e l'attuale rapporto P/E prospettico negli Stati Uniti pari a 21,4 volte, l'attenzione continua a essere rivolta alle decisioni di politica monetaria delle banche centrali.
Gli analisti suggeriscono che se le banche centrali adotteranno un atteggiamento di politica monetaria più accomodante di quanto attualmente previsto e se la crescita degli utili societari rispetterà le aspettative, allora le attuali elevate valutazioni del mercato azionario "potrebbero essere giustificate", secondo il team di JPMorgan.
"Tuttavia, se il ritmo dell'attività economica, in particolare la realizzazione degli utili societari, non dovesse essere all'altezza delle aspettative e se le banche centrali dovessero rispondere più agli eventi piuttosto che stabilire la rotta, allora crediamo che le valutazioni del mercato azionario dovrebbero diminuire", hanno spiegato.
Finora, nel 2024, le previsioni sugli utili per azione (EPS) hanno registrato una riduzione minore negli Stati Uniti e un calo più marcato in Europa. Allo stesso tempo, i rendimenti delle obbligazioni sono aumentati, esercitando una pressione al rialzo sui premi richiesti per investire in azioni rispetto alle obbligazioni (premi di rischio azionari).
"La differenza tra i rendimenti degli utili globali e i rendimenti obbligazionari è diminuita, scendendo ora al di sotto dei livelli registrati nel 2007", scrivono gli analisti.
"Le banche centrali dovrebbero ridurre i tassi d'interesse nella seconda metà dell'anno, ma per sostenere le attuali valutazioni del mercato azionario, riteniamo che dovremmo assistere anche a un miglioramento almeno modesto della crescita degli utili societari", hanno aggiunto.
Il recente aumento dei rapporti P/E suggerisce che gli investitori sono ottimisti sul fatto che l'attività economica si stia avvicinando al punto più basso e si aspettano un aumento della crescita degli utili aziendali nei prossimi anni. Questa prospettiva è sostenuta dalle previsioni dell'IBES, che prevedono un aumento consistente della crescita degli utili dal 2023 al 2026.
Alla fine, la direzione delle valutazioni del mercato azionario seguirà probabilmente l'andamento della crescita degli utili, poiché storicamente esiste un legame tra i rapporti P/E e gli adeguamenti delle previsioni sugli utili, come ha osservato il team di JPMorgan. In particolare, negli ultimi 18 mesi si è assistito a un rallentamento della velocità con cui sono state abbassate le previsioni sugli utili, il che ha portato gli analisti a chiedersi se ci sarà una tendenza sostenuta al rialzo della crescita degli EPS.
"Se l'aumento previsto degli utili non dovesse verificarsi, ciò potrebbe limitare il potenziale di crescita, in particolare nei settori ciclici del mercato, che attualmente registrano prezzi delle azioni e rapporti P/E elevati rispetto ai settori più stabili", hanno osservato gli analisti di JPMorgan.
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