Investing.com – Il dollaro è stabile stamane contro lo yen; i timori sulla gestione della crisi finanziaria nella zona euro hanno supportato la richiesta di valuta rifugio, mentre degli accenni nuove misure di allentamento da parte dalla Banca del Giappone hanno messo pressione sullo yen.
Nelle prime fasi degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 79,41 il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 79,43 in calo dello 0,06%.
Supporto a 79,09, il minimo del 21 maggio e di tre mesi e resistenza a 79,84, massimo della sessione.
Il sentimento degli investitori è rimasto piuttosto debole, poiché i mercati hanno visto la mancanza di progressi nel summit verso la risoluzione della crisi generale nei mercati.
I leader UE hanno chiesto alla Grecia di rispettare gli obblighi presi, le misure di austerità e le riforme messe come condizioni al salvataggio internazionale.
I leader UE hanno discusso di misure per spingere la crescita nella regione ed hanno proposto l’emissione congiunta di euro bond, una proposta difesa dal neopresidente francese Francois Hollande, ma la Germania resta contraria, ritenendo che ciò possa abbassare la pressione nei paesi col debito più alto verso la risoluzione delle loro finanze.
Intanto il governatore della BoJ Masaaki Shirakawa ha dichiarato che la banca centrale continuerà i suoi sforzi per battere la deflazione, attraverso il programma di acquisto di asset, il suo strumento chiave di politica monetaria.
Nel report mensile la Banca del Giappone ha annunciato oggi che terrà stabile la politica monetaria, ma si è mostrata più ottimista, dichiarando che ci sono degli spiragli verso una ripresa.
Lo yen è salito anche contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,14%, a 99,97.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno i dati ufficiali sui beni durevoli core e le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, seguito da un report preliminare sul settore manifatturiero.
Nelle prime fasi degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 79,41 il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 79,43 in calo dello 0,06%.
Supporto a 79,09, il minimo del 21 maggio e di tre mesi e resistenza a 79,84, massimo della sessione.
Il sentimento degli investitori è rimasto piuttosto debole, poiché i mercati hanno visto la mancanza di progressi nel summit verso la risoluzione della crisi generale nei mercati.
I leader UE hanno chiesto alla Grecia di rispettare gli obblighi presi, le misure di austerità e le riforme messe come condizioni al salvataggio internazionale.
I leader UE hanno discusso di misure per spingere la crescita nella regione ed hanno proposto l’emissione congiunta di euro bond, una proposta difesa dal neopresidente francese Francois Hollande, ma la Germania resta contraria, ritenendo che ciò possa abbassare la pressione nei paesi col debito più alto verso la risoluzione delle loro finanze.
Intanto il governatore della BoJ Masaaki Shirakawa ha dichiarato che la banca centrale continuerà i suoi sforzi per battere la deflazione, attraverso il programma di acquisto di asset, il suo strumento chiave di politica monetaria.
Nel report mensile la Banca del Giappone ha annunciato oggi che terrà stabile la politica monetaria, ma si è mostrata più ottimista, dichiarando che ci sono degli spiragli verso una ripresa.
Lo yen è salito anche contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,14%, a 99,97.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno i dati ufficiali sui beni durevoli core e le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, seguito da un report preliminare sul settore manifatturiero.