Cosa può andare storto nel 2025? Benoit Anne, Managing Director – Strategy and Insights Group di MFS IM, e i gestori di portafogli a reddito fisso di MFS hanno indicato 25 fattori di rischio per l’anno che appena iniziato, il che significa che la gestione del rischio macro e la volatilità rimarranno probabilmente temi importanti nei prossimi mesi. A riguardo è stato stilato un breve elenco di fonti di rischio più popolari. Tra queste, senza sorpresa, figurano: i rinnovati rischi di inflazione, l'impatto di una guerra commerciale globale, la geopolitica e una potenziale crisi dell'eurozona. Oltre a queste, alcuni gestori di portafoglio esterni hanno espresso preoccupazione anche per: il rischio di ribasso della crescita globale; il rischio di una recessione negli Stati Uniti; il rischio che l'intelligenza artificiale non sia all'altezza, innescando così una correzione del mercato; potenziali attacchi informatici; il rischio di una crisi politica in Francia; il rischio di sorprendenti rialzi dei tassi nel G10; l'impatto negativo del rollback dell'immigrazione; una carenza di fondi; un evento di volatilità; una crisi del mercato privato; lo scoppio della bolla delle criptovalute e, infine, valutazioni di mercato eccessive. In altre parole, il 2025 si prospetta come un altro anno intenso per i mercati globali. Secondo Benoit Anne, lo scenario globale continua a essere favorevole all'investimento attivo, data l'importanza della gestione del rischio e le dislocazioni e le opportunità che potranno derivare dal verificarsi di queste turbolenze di mercato.
A fronte di questi rischi, il Market Insights Team di MFS IM ha individuato sei temi chiave che determineranno per gli investitori le condizioni macro e di mercato nel 2025.
Il primo: si prevede che gli Stati Uniti vivranno importanti camb
Secondo: i margini di profitto statunitensi sono vicini ai loro massimi e ci sono buone ragioni per credere che rimarranno elevati ancora a lungo. Inoltre, si registreranno i primi risultati ottenuti tramite l'applicazione dell'intelligenza artificiale e dell'informatica quantistica al settore industrale, attraverso una produzione più efficiente, senza ritardi e con minori costi.
Terzo: sta prendendo forma uno scenario di “no landing”, in cui la crescita economica accelera nuovamente senza una flessione significativa. Questa ripartenza potrebbe potenzialmente causare un surriscaldamento dell'economia, innescando una ripresa dell'inflazione e costringendo la Fed ad alzare nuovamente i tassi. Pertanto, c’è da aspettarsi sia opportunità per generare ricchezza sia nuovi rischi che richiederanno un'attenta gestione da parte degli investitori.
Quarto: le sfide economiche della Cina si acuiranno, tra i maggiori problemi ci sono i rischi di default nel settore immobiliare in forte sofferenza, l'elevato debito delle amministrazioni locali, l'elevato rischio di deflazione, la sovra-capacità sistemica del settore industriale e i dati demografici negativi. Inoltre, la Cina dovrà affrontare un contesto geopolitico più complicato, caratterizzato dalla rinnovata minaccia di dazi statunitensi ed europei.
Quinto: le prospettive di crescita svolgeranno un ruolo preponderante nelle decisioni delle banche centrali nel prossimo periodo, favorendo una divergenza della politica monetaria globale. Alcune banche centrali, come la Fed, punteranno, nella migliore delle ipotesi, a riportare il proprio tasso di policy al tasso neutrale; altre, come la Banca Centrale Europea, potrebbero considerare di allentare ben oltre il loro tasso neutro, promuovendo condizioni monetarie molto più accomodanti. Per questo, se le condizioni macro rimarranno solide negli Stati Uniti, l'opportunità di una long duration potrebbe essere messa in discussione. Al contrario, regioni caratterizzate da prospettive di crescita più deboli e da aspettative di risposte più aggressive da parte delle banche centrali, come l'eurozona, potrebbero essere più interessanti per una prospettiva strategica di lungo periodo.
Sesto: una nuova scoperta in ambito farmacologico potrebbe impattare in maniera significativa sia sulla qualità della vita delle persone sia per quanto riguarda le opportunità di investimento nel prossimo futuro. Si tratta dei GLP-1 (Game-Changing Lifestyle Pharmaceuticals), creati per la prima volta per combattere il diabete di tipo 2 e che hanno dimostrato la loro efficacia nel promuovere la perdita di peso.
La rapida adozione dei GLP-1 ha il potenziale per essere rivoluzionaria, contribuendo non soltanto alla crescita dei ricavi dei produttori di farmaci ma anche degli operatori di altri settori, tra cui l'assistenza sanitaria, il fitness, gli alimenti e le bevande, l'abbigliamento, la gestione patrimoniale e forse anche i trasporti. Tuttavia, è bene considerare che lo sviluppo e l'adozione di questi farmaci sono ancora in corso: come per ogni tecnologia o nuova scoperta, per determinare chi sarà a beneficiarne maggiormente bisogna aspettare ulteriori studi.
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