Di Mauro Speranza
Investing.com – Apertura di settimana nuovamente in rosso per le borse europee dopo la chiusura delle borse asiatiche caratterizzata dalle vendite a causa di nuovi casi di infettati riscontrati in Cina.
Dalla Cina ieri sono stati annunciati 49 nuovi casi di Covid-19, 36 a Pechino, tre nella provincia di Hubei e 10 importanti dall'estero.
Il vicepremier Sun Chunlan ha sottolineato il rischio di una nuova ondata di infezioni nel paese, definita 'alta', in quanto tutti i casi sono stati originati dall'assembramento di persone nel mercato di Xinfadi.
Si tratta di un mercato alimentare 20 volte più grande d quello di Wuhan, dove il virus ha avuto origine per la prima volta. Questo mercato è il più grande dell'Asia e rappresenta l'80% dell'offerta di prodotti agricoli di Pechino, sia nazionali che esteri.
Il mercato ha chiuso e decine di migliaia di residenti nelle vicinanze sono stati sottoposti a test per il virus. Inoltre, è stata lanciata una campagna in tutta la città per identificare le persone che hanno visitato il mercato di recente o che sono state in contatto con persone che lo hanno fatto. Alcune scuole hanno iniziato a sospendere le lezioni perché ritengono che il rischio di diffusione dell'epidemia sia troppo alto.
Ieri il governo di Pechino ha iniziato a testare in massa 76.500 persone, 59 delle quali sono risultate positive. Secondo un epidemiologo di Pechino, secondo la sequenza del DNA, il virus potrebbe essere stato importato dall'Europa, ma non è possibile determinare come vi sia arrivato, in quanto potrebbe anche essere dovuto alla contaminazione dei frutti di mare o della carne sul mercato. I casi sono in aumento anche in Giappone e negli Stati Uniti.
Nel frattempo, cattive notizie arrivano anche dal fronte dei dati macro, con la produzione industriale cinese cresciuta del 4,4% nel mese di maggio, dato inferiore alle previsioni degli analisti che si attendevano un +5%.
Inoltre, continuano a scendere le vendite al dettaglio in Cina, diminuite del 2,8% di maggio, seppure il calo risulta minore rispetto a quello del mese precedente (-7,5%). Anche questo dato risulta peggiore rispetto alle attese degli analisti che si fermava al -2%.
Profondo rosso sui mercati europei
Piovono le vendite sui principali indici europei, caratterizzati da flessioni del 2% per il Ftse Mib, il Dax, il Cac 40, il Ftse 100 e l'Ibex 35.
A Milano, particolarmente colpite Azimut (MI:AZMT), Prysmian (MI:PRY), in calo del 4%, seguite da Banca Mediolanum (MI:BMED), Atlantia (MI:ATL), STM (PA:STM), CNH Industrial (MI:CNHI), Ferrari (MI:RACE), Ferragamo (MI:SFER), Enel (MI:ENEI), Eni (MI:ENI), Unicredit (MI:CRDI), Tenaris (MI:TENR), Moncler (MI:MONC), Intesa Sanpaolo (MI:ISP), Campari (MI:CPRI), Snam (MI:SRG), Amplifon (MI:AMPF) e Fiat (MI:FCHA), in calo del 2%.