Di Alessandro Albano
Investing.com - Il mercato rialzista attuale è stato contrassegnato da una ripresa dei titoli di crescita, o "growth", penalizzate dagli investitori negli ultimi mesi per via del ciclo di aumenti dei tassi d'interesse intrapreso dalla Federal Reserve.
Nella prima metà dell'anno, i titoli growth e quality hanno sottoperformato di circa il 25% il mercato, subendo prese di profitto a causa della preferenza degli operatori per i titoli value, questi ultimi usciti da un decennio di relativa sottoperformance.
L'andamento dei mercati attuale, scrive in una nota Marco Oprandi, Head of Cross Asset Solutions di Cirdan Capital (boutique finanziaria indipendente) sembra avere momentaneamente allontanato, nonostante i precedenti due trimestri di crescita negativa del PIL, "il rischio di una imminente recessione".
"Lo dimostrano - spiega - i solidi risultati sul mercato del lavoro con le retribuzioni del settore non agricolo di luglio superiori al previsto, insieme ai rimbalzi dovuti alle reazioni dei titoli alla politica del rialzo dei tassi condotto dalla FED e all’apprezzamento del dollaro sulle valute europee ed asiatiche".
La banca centrale Usa, dopo le recessione tecnica e i dati sull'inflazione di luglio, potrebbe decidere alla prossima riunione di settembre "un rialzo limitato a 50 punti base a fronte dei 75 previsti", come sperano gli operatori i mercato.
Contesto europeo più difficile
Meno rosea, invece, la situazione in Europa, dove i bilanci delle società hanno riflesso "in pieno le prospettive di una recessione da contrazione dei margini degli utili".
"Questo - spiega Oprandi - potrebbe perdurare ma in maniera diversa dalle precedenti recessioni, senza presentare marcati aggiustamenti degli utili per azione visti nelle passate recessioni".
In questa fase del ciclo di mercato, la società d'investimento sostiene investimenti con focus "su azioni di qualità con utili e dividendi stabili" ma al di fuori "dei settori chimico, petrolchimico e delle costruzioni, mentre "rimaniamo cauti su azioni growth e del tecnologico con preferenza per beni difensivi e del settore assicurativo".