Di Alessandro Albano
Investing.com - FTSE MIB in ripresa questo giovedì dopo due sedute di ribassi grazie al supporto di trimestrali oltre le aspettative del mercato. Intanto, l'inflazione nell'area euro rallenta al +8,6% come da previsioni, ma preoccupa l'aumento della componente core al 5,3%, un segnale non positivo in ottica tassi Bce.
Dagli Stati Uniti arriva una narrativa simile, con i mercati che si aspettano ora un terminal rate del 5,75% dopo i verbali dell'ultima riunione Fed pubblicati ieri sera. Leggi anche: Verbali Fed, necessari ulteriori aumenti dei tassi per combattere l'inflazione
Antonio Tognoli, analista di Cfo Sim, scrive sul nostro sito che "l’unanimità dei membri del FOMC si è detta d’accordo nel mantenere una politica monetaria restrittiva fino a quando i dati in arrivo non fornissero la certezza che l'inflazione fosse su un percorso discendente. Ed è proprio qui il punto. Alla luce dei dati usciti in seguito al meeting del FOMC, il percorso richiederà probabilmente più tempo di quello ipotizzabile a fine dicembre. E i mercati lo hanno immediatamente capito. Non solo, ma alcuni analisti ipotizzano che il prossimo rialzo dei tassi sarà nuovamente di 50 bp".
Tra i titoli milanesi, Eni (BIT:ENI) in ribasso dopo i conti 2022 che hanno mostrato ricavi in aumento di oltre il 70%. Secondo un trader citato da Reuters si tratta del classico "sell on news", mentre Intesa e Banca Akros hanno una raccomandazione Buy.
Positivo il comparto dei semiconduttori, con STMicroelectronics (BIT:STM) che beneficia dell'outlook sul settore comunicato ieri sera dal colosso NVIDIA (NASDAQ:NVDA) e dei conti della stessa società.
Rialzi per Pirelli (BIT:PIRC), con la società di pneumatici che ha chiuso il 2022 con ricavi in aumento dei 24% a 6,6 miliardi rispetto al target di 6,5 miliardi.
Ancora tonica Stellantis (BIT:STLAM) sulla scia dei conti 2022 rilasciati ieri e soprattutto grazie ai piani di remunerazione per agli azionisti, cioè 1,5 miliardi di buyback. Akros ha un giudizio di "accumulate" con fari value alzato a 19 euro.
Forti gli acquisti su Brembo (BIT:BRBI) viste le notizie positive che arrivano dal comparto auto/chip, mentre Intesa (BIT:ISP), UniCredit (BIT:CRDI) e altre banche provano a riprendersi dopo il sell-off di mercoledì. Ricordiamo che Deutsche Bank (ETR:DBKGn) ha un rating Buy su entrambi i titoli.
Passando al comparto obbligazionario, resta alta sui titoli dell'area euro, con Btp decennale al 4,46% e Bund oltre il 2,54%. Negli Stati Uniti, il Treasury 10y rende il 4% con biennale al 4,7% e titolo a 6 mesi al 5,1%.
Una reazione dovuta alle aspettative su inflazione e tassi d'interesse. Gabriele Debach di eToro scrive sul nostro sito che "i mercati hanno reagito a tutto ciò con i listini in discesa, i rendimenti dei Treasury a 2 anni che hanno virato verso l’alto e valutando una probabilità leggermente più alta di un rialzo di 50 pb a marzo e la coppia EUR/USD ha toccato il livello inferiore a 1,06 per la prima volta dall'inizio di gennaio".
Tra le altre asset class, Brent e Wti in ripresa oggi dopo una lunga serie di perdite, TTF a 50 euro per MW/h ad Amsterdam ed EUR/USD a 1,0615.