Di Alessandro Albano
Investing.com - Tesla (NASDAQ:TSLA) ha perso il 38% nel solo mese di dicembre, ma per Morgan Stanley (NYSE:MS) la view a lungo termine non cambia, anzi. Gli analisti della banca d'affari hanno confermato il rating Overweight con target price ridotto a 250 dollari rispetto ai $112 attuali e ai $330 delle precedenti stime a causa, si legge in una nota, "di un repricing del titolo e delle rivalutazioni dei competitor nel settore EV".
Tuttavia, secondo la banca d'affari il 2023 sia un anno di "reset" per il mercato dei veicoli elettrici, un settore in cui negli ultimi due anni "la domanda ha superato l'offerta, ma questo questo rapporto si invertirà sostanzialmente in un'offerta superiore alle richieste".
"In questo contesto, riteniamo che i player autofinanziati (cioè che non dipendono da capitali esterni) con una leadership di scala e di costo lungo tutta la catena di valore (dalla produzione alla fornitura di materiali a monte) possano uscirne vincitori", scrivono da MS.
Per Morgan Stanely Tesla sarà essere in grado "di aumentare il vantaggio sulla concorrenza nel 2023 (sia quelli tradizionali che quelli in fase di avviamento) anche prima di prendere in considerazione i benefici dell'IRA (Inflation Reduction Act), per i quali Tesla si distingue come la società con il maggior potenziale".
Il bull case della banca d'investimenti vede un target price di Tesla a 440 dollari/azione rispetto ai 500 dollari/azione in precedenza, con il titolo scambiato a 18,0x l'EBITDA del 2030 e 3,7x le vendite del 2030.
Lo scenario ribassista, invece, ha un obiettivo di prezzo di 80 dollari/azione rispetto ai 150 dollari/azione, con 3,1x EBITDA AL 2030 e 0,6x vendite del 2030.
In merito alla Cina, con la società di Elon Musk che ha temporaneamente fermato la produzione della Model Y nella giga factory di Shanghai, le stime sulle consegne di veicoli in Cina si sono quasi dimezzate, passando da 14-16k/settimana a fine novembre a 8k+ nella settimana passata.
Per questo, il team di Morgan Stanley prevede che Tesla e gli altri principali player del settore come Nio (NYSE:NIO) "tenteranno di spingere le vendite fino alla fine dell'anno, creando un potenziale rischio al ribasso per la produzione nelle settimane successive".
Dal punto di vista del sentiment, secondo gli analisti il flusso di notizie dalla Cina "peggiorerà prima di migliorare".