Secondo Morgan Stanley, il raggiungimento di uno stato economico caratterizzato da una crescita moderata e da una bassa inflazione, definito come uno scenario "Goldilocks", sta diventando sempre più difficile.
L'ultima analisi dell'istituto finanziario sottolinea la risposta del mercato azionario alla prevista riduzione dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve a settembre. Questa aspettativa è nata dopo il notevole calo dell'inflazione a giugno, che ha portato a una marcata diminuzione dei rendimenti dei titoli di Stato statunitensi e a un cambiamento dei settori del mercato azionario più performanti.
Morgan Stanley ha osservato che l'indice S&P 500, dopo aver raggiunto il valore più alto mai registrato a 5.667, ha registrato un calo del 3%. In confronto, l'indice Nasdaq Composite, che comprende un'ampia percentuale di società tecnologiche di grandi dimensioni, è sceso del doppio.
L'indice Russell 2000, che rappresenta le società più piccole, ha invece registrato un aumento di valore di oltre il 10%. Durante questo periodo, i titoli considerati di "valore" hanno registrato una performance migliore rispetto a quelli considerati focalizzati sulla crescita, i settori sensibili ai cicli economici hanno fatto meglio di quelli meno sensibili e i titoli considerati di qualità inferiore hanno superato quelli considerati di qualità superiore.
Significativamente, oltre l'80% dei titoli è stato scambiato a un prezzo superiore a quello medio degli ultimi 200 giorni, il che suggerisce una crescente fiducia in un rallentamento economico dolce e controllato.
Tuttavia, Morgan Stanley ha avvertito che i dati economici sono stati incoerenti e che il periodo di comunicazione degli utili societari ha presentato poche sorprese positive. Inoltre, si registra una tendenza al ribasso delle aspettative e qualche dubbio sulla redditività degli investimenti nell'intelligenza artificiale generativa. Secondo gli esperti, ciò dimostra che i movimenti del mercato azionario dipendono in larga misura dalle variazioni delle misure di valutazione e dalle previsioni sui tassi di interesse.
Il Global Investment Committee (GIC) di Morgan Stanley mantiene una posizione prudente, riconoscendo che, pur prevedendo un leggero rallentamento, il percorso per raggiungerlo è pieno di potenziali difficoltà.
I consumatori americani dipendono sempre più dall'occupazione per sostenere le loro spese, i leader delle aziende dovrebbero migliorare significativamente i margini di profitto e la crescita economica mondiale sta rallentando a causa della crescente incertezza delle politiche governative. Considerando questi fattori, suggeriscono che la probabilità di errori da parte della Federal Reserve rimane significativa.
Morgan Stanley raccomanda di concentrare gli investimenti su diversi tipi di attività, di prestare attenzione alle valutazioni corrette e di selezionare i titoli che offrono crescita a un prezzo ragionevole. Suggerisce di preferire una versione dell'S&P 500 che dia lo stesso peso a tutti i titoli o di selezionare i titoli singolarmente, concentrandosi su società di alta qualità sensibili ai cicli economici o meno sensibili, raccomandando di evitare l'impulso a investire pesantemente in società più piccole che hanno recentemente guadagnato valore o in un gruppo selezionato di sette grandi società di particolare successo.
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