Di Mauro Speranza
Investing.com – Inizio di settimana spumeggiante per Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS), entrato in asta di volatilità dopo aver raggiunto un picco di +14% con un massimo di 1,327 euro.
Mentre continua il rally del Ftse Mib, i btp riducono il rendimento del decennale allo 0,54%, contribuendo a ridimensionare a 93 punti lo spread con il Bund.
La corsa di Mps arriva dopo un articolo pubblicato su La Repubblica in cui si parla di una “ipotesi di un prestito subordinato da 500 milioni di euro, per rimpolpare almeno in parte il capitale entro febbraio e consentire la 'continuità aziendale' malgrado la forte perdita dei conti 2020, che il mercato stima in 1,5 miliardi”.
Sul prestito ci sarebbero già impegni formali da parte di investitori istituzionali e banche, aggiungeva il quotidiano, ricordando anche la situazione di allerta in cui versa la banca senese. Se Mps non riuscirà a rimpolpare il capitale di almeno 300 milioni, nell’arco di 20 giorni, dovrà far fronte alla minaccia dei revisori contabili di Pwc, che “difficilmente sarebbero in grado di certificare la continuità aziendale, incerta da settembre e che diventerà pericolante dopo che i conti 2020 saranno approvati”.
Il nuovo bond a cui starebbe lavorando Mps per salvarsi almeno nel breve termine, spiega La Repubblica, “servirebbe anche a formare il cuscinetto a strati detto ‘Mrel’ e richiesto dalla vigilanza, e avrebbe lo svantaggio di una cedola salata, che potrebbe superare l’8% annuo”.
Mps, però, ha bisogno subito di capitale e, inoltre, “proprio la congiuntura favorevole per l’Italia sui mercati legata all’arrivo di Draghi può favorire anche l’emissione di un bond rischioso da parte di una banca che non fa utili da anni e non ne farà per un pezzo”.
Il futuro di Mps
Mentre si attende il nuovo Governo a guida Mario Draghi che si troverà tra i primi dossier ‘caldi’ il futuro di Mps, alcuni rumor riportati dal Messaggero segnalano invece l’interesse manifestato da alcuni fondi a partecipare alla data room organizzata per la privatizzazione.
Una lettera sarebbe stata inviata dal fondo Apollo, mentre altri tre sarebbero intenzionati a farsi avanti: Blackstone, Lonestar e Hellman & Friedman.
I conti del 2020
Domani la banca senese è attesa alla prova dei conti relativi al 2020 e le attese degli esperti parlano di un rosso da 1,5 miliardi di euro.
Da Mps avevano già comunicato un deficit al 31 marzo pari a 300 milioni di euro.