ROMA (Reuters) - Il ministero dell'Economia entrerà nel capitale della banca Mps per effetto del contratto sui Monti bond che prevede il pagamento in azioni quando la banca chiude in perdita come avvenuto nel 2014.
Lo ha detto a Reuters una fonte del Tesoro che ha ricordato i termini del regolamento dell'emissione dei cosiddetti Monti Bond.
"Il contratto lo prevede in caso di perdita", ha detto la fonte, specificando che questo riguarda il pagamento della cedola che avverrà a luglio 2015 e che riguarda i 243 milioni di interessi maturati sul 2014.
Secondo stime di mercato, sulla base della capitalizzazione attuale il Tesoro avrebbe un 10% circa, mentre post aumento di capitale da 3 miliardi, che la banca farà entro il secondo trimestre, questa quota potrebbe diluirsi attorno al 5%.
Lo scorso anno Mps aveva potuto godere della clausola del contratto che prevedeva la facoltà che la banca scegliesse di pagare la cedola, anche in caso di perdita di esercizio, non in azioni ma attraverso l'emissione di nuovi Monti bond poi ripagati al Tesoro con l'aumento da 5 miliardi fatto lo scorso anno.
Il prospetto di emissione dei nuovi strumenti finanziari, noti come Monti Bond, prevede che in caso di incapienza dal risultato di esercizio, quindi a maggior ragione in caso di perdita, Mps deve corrispondere gli interessi dovuti "mediante l'assegnazione al MEF di un numero di azioni ordinarie di nuova emissione" pari a una formula predeterminata: nuove azioni pari a C*R/(K-R).
Questa formula considera, tra i suoi fattori, il numero di azioni ordinarie di Mps in circolazione (C) immediatamente prima dell'esercizio della facoltà di conversione: un numero ancora non noto se la conversione avverrà dopo l'aumento di capitale.
Poi la formula considera l'importo degli interessi non pagati cash (R), in questo caso i 243 milioni di euro dovuti come interessi e poi la capitalizzazione media (K) sul prezzo di riferimento dei 10 giorni precedenti l'approvazione del progetto di bilancio, anche questo un dato per ora incognito.
Ieri Mps ha approvato gli schemi di bilancio 2014 indicando una perdita netta di esercizio di 5,34 miliardi di euro. Il calendario finanziario prevede che il consiglio di amministrazione esamini il progetto di bilancio il prossimo 4 marzo.