OraFinanza - Le preoccupazioni destate dagli ultimi sviluppi del conflitto tra Ucraina e Russia hanno penalizzato solo in parte Wall Street, il Dow Jones ha perso lo 0,3%, quarta seduta consecutiva di ribasso. L’indice delle blue chip è stato zavorrato dalla debolezza dei titoli dell’energia e della finanza.
L’S&P500 ha invertito la rotta, dopo un avvio in calo, chiudendo in rialzo dello 0,3%: la maggior parte dei titoli dell’indice di riferimento della borsa degli Stati Uniti ha chiuso in ribasso, ma quelli che sono saliti sono di gran lunga i più rilevanti. Nvidia ha guadagnato il 4,9% alla vigilia della presentazione dei dati del trimestre, l’indice Bloomberg Magnificent 7 l’1,7%.
I beni rifugio sono andati bene: il rendimento del Treasury a 2 anni è sceso al 4,269%. Decennale al 4,378% ieri sera, ma stamattina il tasso di rendimento è a 4,40%.
Oro in rialzo per il terzo giorno consecutivo, stamattina a 2.637 dollari l’oncia. Bitcoin stanotte sui massimi storici a 92.350 dollari.
L’esercito di Kiev ha usato ieri per la prima volta i missili a lunga gittata ricevuti dagli alleati. Nello stesso giorno la Russia ha abbassato la soglia per l'uso delle proprie armi nucleari. Nel pomeriggio è emerso che gli Stati Uniti non hanno intenzione di rispondere alla mossa di Mosca sull’impiego della bomba atomica. Il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov ha detto all'agenzia di stampa Tass di essere pronto al dialogo con la sua prossima controparte statunitense Karoline Leavitt. Peskov ha specificato di non conoscere personalmente la Leavitt, scelta dal presidente Usa eletto Donald Trump per il ruolo di portavoce della Casa Bianca. "Se il nostro presidente dice di essere pronto" per il dialogo con il leader statunitense allora "dovremmo essere pronti anche noi", ha detto il funzionario del Cremlino.
La stessa agenzia afferma di aver ricevuto conferma dal Pentagono che l'amministrazione Usa ha autorizzato "l'uso di mine antiuomo in Ucraina”.
Le borse dovrebbero aprire in positivo, future Dax di Francoforte +0,2%. Ieri la borsa della Germania ha perso lo 0,7%.
L'economia europea sta stagnando, l'inflazione è domata e gli effetti delle politiche della prossima amministrazione Trump potrebbero essere ancora più negativi per il Vecchio Continente: quindi la Bce deve abbandonare "le politiche monetarie restrittive" "che non sono più necessarie", continuando a tagliare i tassi e spingendosi forse in territorio espansivo.
Milano ieri per una lezione all'università Bocconi, il governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta esorta così l'istituto centrale e i suoi colleghi del board a essere “meno cauti" e a preoccuparsi della debolezza "dell'economia reale”. Senza un cambio di passo si rischierebbe di far rallentare troppo l'inflazione (perlomeno quella generale) e trovarci in recessione. Uno scenario dal quale sarebbe poi difficile uscire visto che l'ultima volta la Bce ha dovuto ricorrere all'arma estrema dei tassi negativi e "di altre misure che nessun banchiere centrale vorrebbe voler prendere" come l'acquisto dei titoli e la forward guidance.
Mentre Olaf Scholz torna dal G20 di Rio de Janeiro i vertici dei socialdemocratici tedeschi discutono della sua candidatura a cancelliere in vista del voto anticipato del 23 febbraio e il partito continua ad essere in subbuglio. Il dibattito sulla cosiddetta "K-Frage", la questione di chi otterrà alla fine il mandato ufficiale per affrontare la corsa per la cancelleria, non si è affatto placato in questi giorni e la risposta deve arrivare entro il 30 novembre: giornata in cui il prescelto terrà un discorso ai compagni, puntando dritto alla vittoria. A fare concorrenza al Kanzler, al momento più impopolare che mai, è innanzitutto il suo ministro della Difesa, Boris Pistorius. Un politico leale, che si definisce "soldato del partito". Ansa riporta che i vertici della Willy Brandt Haus sono schierati con Scholz: Lars Klingbeil e Saskia Esken, i due presidenti, continuano a ritenere che sia lui il candidato più indicato. Nella frazione in Parlamento però i dubbi aumentano, con la paura di perdere il seggio: uno su due non ne farebbe mistero a microfoni spenti. E oggi perfino l'ex leader socialdemocratico Sigmar Gabriel ha abbandonato Scholz: "nella base le resistenze contro di lui crescono", ha scritto su X. "Servono politiche coraggiose adesso", la sollecitazione rivolta ai due presidenti che dovrebbero impugnare una proposta forte. L'Spd langue al 15% nei sondaggi, contro il 33% della Cdu di Friedrich Merz. E i consensi personali per Scholz sono dati al 18% contro il 66% di Pistorius.
In Asia Pacifico sono poco mosse le borse della Cina e di Hong Kong, in lieve calo il Nikkei di Tokyo. Salgono i mercati azionari della Corea del Sud e dell’India.
Stellantis (BIT:STLAM) si sta preparando a navigare nella turbolenta transizione dei veicoli elettrici con un nuovo sistema di veicoli che supporterà l'assemblaggio di modelli a benzina, ibridi ed elettrici, fornendo una flessibilità che sarà particolarmente importante con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.
Generali (BIT:GASI). Fitch ha confermato il rating sulla solidità finanziaria con outlook positivo. L'agenzia di rating ha inoltre confermato il giudizio sul merito di credito a ‘A'.
Webuild. I lavori dei due progetti strategici che sta realizzando in Arabia Saudita nell’ambito del progetto NEOM, proseguono regolarmente e speditamente, in linea con quanto previsto. Lo ha detto il gruppo di costruzioni a Reuters dopo che l'AD del mega progetto infrastrutturale si è dimesso la scorsa settimana.
STM (EPA:STMPA). Oggi Capital Markets Day 2024.