Gli analisti di Gavekal Research hanno indicato nel loro ultimo rapporto di martedì che la direzione futura dei tassi di interesse in Europa è incerta dopo le riduzioni iniziali previste.
Secondo la società, in Europa occidentale sta iniziando il processo di riduzione dei tassi di interesse. La Banca nazionale svizzera e la Riksbank svedese hanno già ridotto i loro tassi ed è quasi certo che la Banca centrale europea li ridurrà nella riunione del 6 giugno.
Inoltre, il tasso di inflazione più alto del previsto registrato ad aprile nel Regno Unito non impedirà probabilmente alla Banca d'Inghilterra di ridurre i tassi nella riunione del 1° agosto, dopo la conclusione delle elezioni nazionali.
Tuttavia, la direzione futura dopo queste riduzioni non è chiara. Gli analisti ritengono che il significativo calo dell'inflazione negli ultimi 18 mesi consentirà alle banche centrali di ridurre i tassi di 50-75 punti base entro la fine del 2024. Ciò che accadrà in seguito dipenderà dalle previsioni di inflazione per il 2025 e dalle risposte delle banche centrali a tali previsioni.
Lo studio delinea tre possibilità principali per l'inflazione in Europa occidentale entro il 2025:
- Uno scenario primario in cui l'inflazione diminuisce lentamente per stabilizzarsi intorno all'obiettivo delle banche centrali del 2%. Questo è il risultato attualmente previsto dalle banche centrali.
- Uno scenario meno probabile in cui l'inflazione scende ben al di sotto dell'obiettivo, che potrebbe portare a una situazione simile al periodo di deflazione prima della pandemia.
- Uno scenario in cui l'inflazione continua a superare l'obiettivo delle banche centrali del 2%.
Lo studio ritiene improbabile lo scenario di un calo significativo al di sotto dell'obiettivo. Questo perché le attuali tendenze economiche a breve termine suggeriscono una crescita e non un declino verso una recessione con deflazione.
Lo studio osserva inoltre che le forze strutturali interne che hanno causato la deflazione, presenti negli anni 2010, non stanno più influenzando l'economia. Di conseguenza, si prevede che l'inflazione in Europa si stabilizzerà a un livello più alto rispetto al decennio precedente.
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