Di Senad Karaahmetovic
Secondo gli esperti di strategie di Citi, le dinamiche di mercato potrebbero essere cambiate di recente, aprendo la strada a un rimbalzo tattico delle azioni statunitensi.
Ieri le azioni sono schizzate in risposta al dato IPC debole, con il Nasdaq, che ha chiuso la giornata in rialzo di oltre il 7%. Gli esperti ritengono che il rally del bear market in corso possa continuare in assenza di “solidi catalizzatori”, almeno fino alla pubblicazione dei nuovi dati chiave (occupazione, FOMC, IPC) a dicembre.
Ricordano agli investitori che S&P 500, Treasury e USD tendono a seguire i loro movimenti iniziali dopo le sorprese al ribasso dell’IPC.
“È difficile trovare catalizzatori ribassisti tra oggi e le notizie di dicembre su occupazione, FOMC e IPC. Questo non significa che pensiamo che le azioni siano improvvisamente tornate ad un bull market. Gli EPS sono un rischio importante nel primo semestre del 2023, ma nelle prossime 2-6 settimane, il mercato può essere dolorosamente compresso per gli orsi”, hanno scritto gli esperti in una nota ai clienti.
Il selloff del dollaro può continuare a dicembre e gli esperti di Citi credono che la corona norvegese (NOK) sarà tra i maggiori beneficiari.
“Non crediamo che il quadro generale sia diventato strutturalmente bullish per l’economia globale. Detto questo, la situazione è molto meno negativa rispetto a settembre. Per diventare strutturalmente bearish sull’USD, dobbiamo essere strutturalmente bullish sull’economia globale”, spiegano.