ROMA (Reuters) - L'accesso ai prestiti garantiti dallo Stato previsto dal decreto varato ieri dal governo è consentito alle aziende che al 31 dicembre dello scorso anno erano in bonis, cioè non avevano procedure di concordato in corso.
Lo ha detto il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta a Radio 24, rispondendo a una domanda sulla possibilità per le imprese in concordato di accedere ai prestiti.
"No, c’è una data che è 31 dicembre 2019 che fa da spartiacque. Se a quella data si era in bonis si può accedere ai prestiti anche se in questi due mesi ci fossero stati dei processi di concordato", ha detto Baretta.
Il decreto, nella bozza vista da Reuters, consente l'accesso al prestito garantito purché a fine 2019 l’impresa non era in concordato "e alla data del 29 febbraio 2020 non risultava presente tra le esposizioni deteriorate della banca".
Il sottosegretario ha anche detto che i prestiti verranno erogati a tassi dello 0,2-0,3% e avranno durata di sei anni, ma sarà possibile chiedere che inizino a decorrere tra 24 mesi.