Un rapporto del Wall Street Journal della scorsa settimana affermava che Qualcomm (NASDAQ:QCOM) avesse avvicinato Intel (NASDAQ:INTC) per una potenziale acquisizione, ma gli analisti di Citi hanno respinto l'idea, definendola "quasi troppo assurda per commentare".
Secondo Citi, una tale mossa sarebbe dannosa per gli azionisti di Intel, citando la mancanza di esperienza di Qualcomm nella gestione di fonderie e le sue storicamente elevate spese operative.
Gli analisti sostengono che Intel dovrebbe invece concentrarsi sull'uscita dal business delle fonderie, una mossa che ritengono sia nel migliore interesse degli azionisti.
Il business delle fonderie, che Citi stima abbia perso 2,8 miliardi di dollari lo scorso trimestre e che si prevede perderà circa 8 miliardi di dollari all'anno, ha scarse possibilità di diventare un'operazione redditizia, secondo la banca d'investimento.
Ritengono che l'uscita da questo settore potrebbe aumentare l'utile per azione (EPS) di Intel tra 3,00 e 4,00 dollari, portando i margini lordi nell'intervallo tra il 50% e il 55%.
Mentre Citi riconosce che Intel dovrebbe separarsi dalla sua divisione fonderie, la società raccomanda che Intel mantenga le sue operazioni di produzione di CPU.
"Crediamo che Intel debba mantenere il suo business di produzione di CPU date le sinergie con la progettazione di CPU e non crediamo che Intel debba diventare fabless poiché Intel dovrebbe raggiungere TSMC nel 2025", scrive la banca.
Citi ha ribadito il suo rating Neutral su Intel, con un target di prezzo fissato a 25 dollari.
"Ci aspettiamo che l'EPS di Intel sia sotto pressione a causa del suo business di fonderia, che riteniamo abbia minime possibilità di successo", ha concluso Citi.
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