Migliaia di miliardi di dollari parcheggiati sui fondi monetari o posizionati al ribasso potrebbero smobilizzarsi, mentre molti indicatori contrarian segnalano un sovraffollamento nel campo degli Orsi
Dopo un paio di mesi decisamente poco entusiasmanti, Wall Street ha messo a segno la miglior settimana del 2023 facendo riaccendere qualche speranza che anche quest’anno Santa Klaus non manchi l’appuntamento con il tradizionale rally di fine anno. Speranze fondate? Diversi indicatori segnalano “molle cariche” pronte a scattare per spingere al rialzo l’azionario Usa. Al primo posto le migliaia di miliardi di dollari, alcune stime dicono circa 6.000, che sono a bordo campo nella remunerativa panchina dei fondi monetari, dove si porta a casa il 5%. Se mercato e investitori si convincono che la prossima fase della Fed sarà il passaggio dalla “pausa restrittiva” all’allentamento, magari già nei primi mesi del 2024, potrebbero decidere di giocare d’anticipo e rientrare in gioco a Wall Street. Anche perché l’economia, dopo lo strabiliante +4,9% del PIL del terzo trimestre punta alla crescita vicino a zero nel quarto, mentre dal mercato del lavoro arrivano segni di allentamento delle tensioni salariali.
IN GIRO TANTI ORSI, MA POTREBBERO RAPIDAMENTE DIVENTARE TORI
A questo punto per gli shortisti, che sarebbero posizionati per un migliaio di miliardi di dollari sulla vendita di azioni prese a prestito, sarebbe una scelta inevitabile correre a ricoprirsi, dando ulteriore spinta all’azionario. Poi ci sono gli indicatori contrarian, vale a dire da leggere a rovescio, che segnalano sovraffollamento nel campo degli Orsi, che potrebbero rapidamente diventare Tori se annusano che il vento cambia. L’indice Fear & Greed di CNN Business segnala ‘paura’ moderata, che diventa ‘estrema’ in termini di numero di titoli dello S&P 500 ai minimi di 52 settimane e di numero di azioni in ribasso rispetto a quelle in rialzo, ai massimi da aprile. Inoltre, l’ultimo sondaggio dell’American Association of Individual Investors registra i Tori a un modesto 24%, contro il 37,5% di media storica e un picco di oltre il 51% toccato a luglio, mentre quelli che si dichiarano Orsi superano il 50% con il restante quarto neutrale. Gli Orsi sono tali solo perché sperano che il mercato scenda ancora offrendo punti di ingresso convenienti, se fiutano un cambio del vento sono pronti alla conversione...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge