FRANCOFORTE/VIENNA (Reuters) - Un tribunale russo ha bloccato le azioni del ramo locale di Raiffeisen Bank International, la maggiore banca occidentale in Russia, impedendo la vendita della divisione e aggravando lo stallo tra Mosca e l'Occidente.
Lo ha detto la banca.
La Rbi, con sede in Austria, aveva promesso di scorporare le sue attività in Russia, che forniscono una fonte di pagamento a centinaia di aziende del Paese, dopo aver subito le pressioni delle autorità di regolamentazione internazionali. Tuttavia, a più di due anni dalla guerra tra Russia e Ucraina, poco è cambiato.
Un portavoce di Raiffeisen ha detto che la decisione del tribunale russo esclude la vendita della banca, anche se non avrà alcun impatto sulle operazioni della banca russa o sugli sforzi richiesti dalla Banca centrale europea per ridimensionarla.
"Possiamo ancora nominare i dirigenti e dare istruzioni ai russi, ma non possiamo vendere la banca", hanno detto.
La Rbi cercherà di ribaltare la decisione del tribunale, si legge nel comunicato, che rappresenta il più grande blocco di questo tipo che vede coinvolta una banca occidentale in Russia.
Sebbene anche UniCredit (BIT:CRDI) abbia un'attività in Russia e sia sottoposta a pressioni per lasciarla, la Rbi è molto più grande ed è diventata un banco di prova della volontà occidentale di porre fine ai legami con la Russia.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Stefano Bernabei)