Gli analisti di Deutsche Bank (ETR:DBKGn) hanno previsto una significativa inversione di tendenza per le obbligazioni in lire turche, suggerendo che potrebbero passare dalla peggiore performance del mercato del debito locale dei Paesi emergenti di quest'anno alla migliore nel 2024. La banca si aspetta che queste obbligazioni vedano un repricing di altri 200-400 punti base prima di poter essere considerate strutturalmente valide.
Questa prospettiva ottimistica è condivisa da JP Morgan (NYSE:JPM) e da altri importanti investitori che scommettono su una ripresa di questa classe di attivi, che ha subito notevoli deflussi a causa dell'instabilità politica e dell'interferenza dei governi nella politica monetaria. Il mese scorso, con una mossa accolta con favore dal mercato, la banca centrale turca ha aumentato i tassi di interesse al 35% per la quinta volta consecutiva e ha alleggerito le normative.
Nonostante questi passi positivi, Deutsche Bank prevede un'ulteriore debolezza delle obbligazioni turche fino alla fine dell'anno. Questa previsione è dettata dalle persistenti pressioni inflazionistiche, dall'elevato volume di emissioni obbligazionarie e dalle aspettative di un continuo inasprimento monetario. Gli analisti consigliano di acquistare la lira turca contro il dollaro statunitense fino a quando i rendimenti dei titoli a due anni non raggiungeranno il 40% e quelli dei titoli a dieci anni il 35%.
La banca centrale ha inoltre rivisto al rialzo la proiezione dei tassi d'interesse di fine anno, portandoli al 65%, un notevole aumento rispetto alla precedente stima del 58%. L'inflazione dovrebbe raggiungere un picco superiore al 70%, il che probabilmente porterà a un graduale deprezzamento del tasso di cambio della lira turca.
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