Di Alessandro Albano
Investing.com - Allarme rosso sui listini di Wall Street in apertura degli scambi odierni, in linea con quanto sta accadendo sulle piazze europee. Gli investitori sono preoccupati per la ripresa economica dopo che il Giappone ha dichiarato lo stato di emergenza a Tokyo in vista delle imminenti Olimpiadi, con diverse parti del mondo che stanno affrontando un nuovo rimbalzo dei casi Covid.
Dopo i record messi a segno alla viglia, il Dow Jones perde l'1,1% a 34.290 punti, lo S&P 500 cede l'1,3% a 4.300, mentre il Nasdaq Composite registra un -1,4% a 14.440. Balza l'indice di volatilità VIX dopo i livelli pre pandemici visti nelle precedenti sedute, rimbalzando del 22% in area 20.
Lato macro, le richieste iniziali di disoccupazione del Dipartimento del Lavoro sono salite superiori a 373.000 dalle 364 mila della settimana precedente, segnalando un rallentamento del mercato del lavoro. Le previsioni di Investing.com si aspettavano 350.000 richiedenti.
"Il mercato è stato in uno di quei 'riccioli' in cui la crescita economica stava accelerando mentre l'inflazione e i tassi di interesse rimanevano bassi. L'aumento dei casi di Covid, in particolare le varianti Delta, ha causato preoccupazioni sul rallentamento dell'accelerazione economica", ha dichiarato a CNBC Timothy Lesko di Granite Investment Advisors.
“Qualche settimana fa il mercato era troppo caldo, ora sembra che sia troppo freddo. Con i mercati ai massimi storici e alcune valutazioni troppo alte, c'è poco spazio per un rallentamento economico in questo mercato", ha aggiunto
Con un 'panic selling' diffuso sull'azionario, gli investitori si sono rivolti verso i beni rifugio, ed in particolare verso la sicurezza dei Treasury, spingendo il rendimento del titolo a 10 anni al di sotto dell'1,255%, ai minimi di inizio anno.
Nonostante la ripresa economica e le paure per l'inflazione, il rendimento dei titoli a lunga scadenza continuano a diminuire, con titoli a 20 e 30 anni in calo di oltre il 2%. Secondo gli analisti citati da CNBC, "i trader rimangono confusi sulle ragioni esatte di questi rollover dei rendimenti", e per molti operatori c'è "la preoccupazione che il meglio della ripresa economica sia già alle spalle".